Nella notte del 5 febbraio ci ha lasciato un’icona della musica americana, non solo country, Toby Keith.
Da tempo gravemente malato per un tumore allo stomaco si è spento dopo aver lottato strenuamente com’era nella sua indole.
Il suo debutto risale al 1993 e il primo singolo che raggiunse la vetta delle classifiche è stato Should’ve Been a Cowboy. Da lì in poi Keith ha inanellato una serie di successi: 20 singoli diventati numero uno tra cui Who’s Your Daddy?, Beer For My Horses (in collaborazione con Willie Nelson), American Soldier e Courtesy Of The Red White An Blue(Tha Angry American) pubblicata dopo l’attacco alle torri gemelle.
In 30 anni di carriera ha venduto quasi 40 milioni di dischi e tra i vari riconoscimenti uno dei più importanti è stato sicuramente la National Medal of Arts, un premio che il congresso degli Stati Uniti riserva agli artisti più meritevoli.
Toby Keith è stato anche sostenitore dell’esercito americano: più volte ha tenuto concerti per le truppe dislocate nei vari punti caldi del mondo.
Era un uomo rude e diretto: famosa è rimasta la diatriba con le Dixie Chicks dopo le loro critiche rivolte al presidente Bush per la guerra nel Golfo.
Tra le centinaia di frasi e pensieri di vicinanza per questa perdita forse quella che più colpisce è quella di Carrie Underwood: “Saddle up the horses Jesus, ‘cause a true blue cowboy just made his ride up to heaven”.
6.3.24