Nato a Oakland in California ma residente a Portland, Oregon, Tony Furtado ha rappresentato l’anello di congiunzione tra svariati generi (essenzialmente acustici) come il bluegrass più progressivo, certa new age di marca Windham Hill e la canzone d’autore di estrazione folk ma spesso con un appeal pop.
La sua carriera lo ha portato a collaborare con musicisti del calibro di Alison Krauss e Tim O’Brien tra gli altri, diventando richiestissimo e apprezzato banjoista e poi, più tardi, ottimo chitarrista slide ispirandosi alla tecnica dei vari Ry Cooder, David Lindley e i grandi bluesmen del passato come Fred McDowell e Blind Willie Johnson. La sua discografia è ampia e diversificata, spesso legata al bluegrass, personalizzato da una visione amplissima e particolare e questo The Bell interrompe un silenzio durato quattro anni. L’etichetta tedesca Blue Rose che ha curato la distribuzione europea ha avuto l’ottima idea di aggiungere come bonus CD un EP pubblicato nel 2014 negli Stati Uniti, arricchendo una proposta già ampia che comprende ben tredici brani.
Tony Furtado si pone sulla falsariga dei gruppi che hanno in questi anni unito tradizione e pop come Nickel Creek, Punch Brothers, Joy Kills Sorrow e Crooked Still, magari non proponendo arrangiamenti così azzeccati come con i nomi citati ma risultando piacevole e soddisfacente. Dall’iniziale Broken Bell a Tall Grass passando per lo strumentale Iowa, troviamo parecchi spunti e momenti da ricordare, anche grazie alla presenza massiccia di interessanti nomi come Paul Brainard, pedal steel con la band alternative country dei Richmond Fontaine, il grande mandolinista John Reischman, il polistrumentista Todd Bayles e le percussioni colorate di Rob Stroup.
Disco magari non straordinario ma corposo e ottimamente strutturato.
Blue Rose BLU DP0663 (Bluegrass Progressivo, Country Folk, New Acoustic Music, 2015)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2015
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