Per chi se lo chiedesse, è il numero di serie della Martin D28 del ‘35 che fu di Clarence White e che Tony Rice suona dal 1975. Non uno strumento, ma un mito. E’ giusto che sia Rice a possederla, perché è lui che viene subito dopo Clarence tra i chitarristi bluegrass più influenti nella storia del genere. Più di Crary, più di Watson, più di Blake, più di chiunque altro. Tony Rice è stato uno stilista della chitarra bluegrass, la sua tecnica, davvero incredibile, è pari solo alla sua creatività e alla sua capacità d’improvvisazione.
Questa raccolta, ricchissima e molto ben fatta, lo rappresenta nella giusta maniera, particolarmente perché si concentra su uno solo degli aspetti della sua personalità, quello che senza alcun dubbio lo ha reso più famoso, cioè il Rice chitarrista bluegrass. Possono essere realizzate altre raccolte su Tony Rice: una dedicata al suo amore per le canzoni di Gordon Lightfoot (già fatta: TR Sings Gordon Lightfoot – Rounder 0370), una dedicata al Rice cantante bluegrass, un’altra ancora dove viene concentrato il materiale ‘new acoustic’ e infine una dedicata alle canzoni dei suoi cantautori preferiti, Lightfoot escluso, ovvero Ian Tyson, Phil Ochs, Bob Dylan, Steve Gillette, James Taylor…
E’ davvero poco spiegabile la scarsa popolarità del suo nome in altri ambienti rispetto al bluegrass. Vai a capire il motivo per il quale un talento come il suo sia stato ignorato dalla critica jazz dopo aver registrato new acoustic in California, o il perché cotanta geniale tecnica non sia stata sfruttata per la registrazione delle star della musica country e pop… 21 strumentali tratti da Manzanita, Bluegrass Album Band, Blake & Rice, Unit Of Measure, Rice Brothers, Still Inside Tony Rice, Drive (Bela Fleck) e Me & My Guitar. Ciò che si ascolta in questo CD è pura magia. Non potevano fare di meglio per creare un’introduzione ad uno dei più grandi chitarristi del mondo, uno dei più grandi di tutti i tempi.
Rounder 1166-11622-2 (Bluegrass Tradizionale, Bluegrass Progressivo, Bluegrass Moderno, 2003)
Maurizio Faulisi, fonte TLJ, 2005
Ascolta l’album ora