Torna dopo un anno e mezzo dal grande successo dell’album di esordio Calm Before The Storm, la grande voce del canadese di Calgary, Alberta, Paul Brandt.
Proprio la voce è sicuramente un punto di riferimento fondamentale per la musica di Paul Brandt, una voce calda, profonda, con un’ottima estensione sui toni bassi e molto a suo agio sia con brani ‘uptempo’ che con ballate lente.
La musica di questo Outside The Frame è la naturale prosecuzione del primo disco: country music ad alto livello, come è naturale trovare a Nashville in questi anni.
Produzione veramente notevole (Josh Leo), con una serie di session men che sono la ‘crema’ degli studi di registrazione di Music City, senza la standardizzazione e l’ariditá che possono sempre nascondersi dietro l’angolo quando si parla di musicisti che trascorrono la maggior parte dell’anno a fare questo mestiere.
Merito soprattutto di Paul Brandt che firma la quasi totalitá dei brani presenti e che conferma quanto di buono era stato detto dalla maggior parte dei critici in occasione del suo esordio. Popolaritá la sua che lo ha portato a fare incetta di Country Music Awards canadesi lo scorso anno e che è meritatissima viste anche le sue performances live dello scorso settembre quando è venuto nel nostro continente per alcuni concerti come ‘spalla’ di Billy Ray Cyrus (in molti momenti a ruoli invertiti a livello di gradimento di pubblico, vedi i concerti di Gstaad).
A Little In Love, I Believe You e Yeah! sono le canzoni piú trascinanti di questo album, mentre sul versante delle ballads One e la title-track Outside The Frame sono quelle che toccano piú nel profondo.
Grande conferma dunque per un artista che si è meritatamente ritagliato un posto tra le grandi voci della moderna country music di questi anni.
Reprise 9362-46635-2 (New Country, 1997)
Remo Ricaldone, fonte Country Store n. 40, 1997