Tim O'Brien - Two Journeys cover album

Ritorna l’ex Hot Rize con un altro album, Two Journeys,  da musicista-viaggiatore. Il valoroso poli-strumentista e cantante della Virginia percorre un viaggio breve, la musica irlandese è diretta antenata di quella musica rurale e popolare americana che ha percorso per anni in lungo ed in largo.
Il suo nuovo lavoro si ricollega in modo diretto proprio a The Crossing ed ospita tanti personaggi molto cari dell’altra Nashville che dell’lrish-music di qui e di là dell’Atlantico.
Tim O’Brien disegna piccole con Two Journeys miniature di Irish music che lasciano intravedere tanto le radici celtiche ed europee dei paesaggi musicali tanto quelle della nuova terra, l’America, dove queste tradizioni sono felicemente approdate.
Che siano brani suoi, traditionals rivisitati o la beatlesiana Norwegian Wood, Tim vi inietta un trasparente amore per l’Irish-sound che permea questo straordinario doppio viaggio, andata e ritorno. Magici strumentali sembrano antichi quadri che rappresentano paesaggi perduti nella memoria che riaffiorano grazie al suo intrigante violino, alla dolcezza del suo mandolino o all’apparire di un nostalgico accordion, un incantato pennywhistle, un vellutato flauto o una dolente cornamusa.
Che dire di solisti come Kevin Burke, John Williams, Paddy Keenan, Dirk Powell, del fido Darrell Scott o delle voci di Karan Casey, Triona Ni Dhomhnaill, Maura O’Conell o di Paul Brady? Grazie anche alla loro partecipazione questo viaggio viene affrontato in modo comodo e confortevole. Proprio la cajun-oriented Deux Voyages, che dá il titolo all’album, è emblematica per individuare la celebrazione di diverse culture, che si sono incontrate e fuse nel nuovo mondo. Storie semplici o complesse, epopee di un popolo o drammi personali, hanno tutte sapori e profumi di storie vere, che queste ballate, canzoni o pezzi strumentali evocano magistralmente.

Howdy Skies HS 1004 (Irish Folk, Country Acustico, 2001)

Tommaso Demuro, fonte Out Of Time n.40, 2002

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