Può sembrare azzardato affermare, ad anno appena iniziato, che questo sarà il miglior disco del 2003. Ma corriamo il rischio, sicuri che il tempo ci darà ragione.
I Mountain Heart sono al terzo CD, e dopo essere stati Emerging Artists ed aver vinto l’award come Gospel Recorded per la IBMA, questo è il disco della loro definitiva consacrazione.
Gli aggettivi si potrebbero sprecare, ma Steve Gulley, chitarra e voce, Barry Abernathy, banjo e voce, Adam Steffey, mandolino e voce, Jim Vancleve, fiddle e voce e Jason Moore, basso, sono davvero incredibili e sbalorditivi.
Due sono i fatti che contribuiscono ad elevare la qualità del disco. Il primo è la nuova casa discografica: è innegabile che, con tutto il rispetto per la bravura di Tim Austin della Doobie Shea nei due dischi precedenti, Ricky Skaggs abbia portato una nuova e ulteriore carica di grinta. E si sente. Poi molto importante è la sostituzione al mandolino del pur ottimo Alan Perdue con Adam Steffey: con il suo arrivo il suono è più pieno ed elegante.
La scaletta dei brani è completa e varia. Il primo pezzo è adattissimo alla voce sincera di Adam, ed è preceduto per una manciata di secondi da una antica e gracchiante registrazione di fiddle, funzionale non solo al testo (Mountain Man) ma anche garanzia per tutto il disco.
Citiamo anche Go Away, che la voce emozionale di Steve unita a fiammelle del dobro di Rob Ickes rende inquietante, e poi un tradizionale, Tedious And Tasteless, interamente a cappella: la voce di Barry è da brivido, ed arriva direttamente al cuore. Un pezzo che vale il disco.
Poi, al termine, tanto per ricordarci che oltre a cantare sanno anche suonare, arriva un secondo strumentale: il notissimo Lee Highway Blues, in una versione meno ruvida di quella dei Kentucky Colonel con Scotty Stoneman al fiddle, ma altrettanto efficace ed entusiasmante.
I Mountain Heart sono probabilmente il meglio che il bluegrass sa offrire al momento. Un disco da avere a tutti i costi e da custudire gelosamente.
Skaggs Family 2008 (Bluegrass Moderno, Bluegrass Tradizionale, 2002)
Claudio Pella, fonte Country Store n. 67, 2003