Prima prova per questa nuova formazione, che appena nata era già nella rosa delle nomination per l’Emerging Artist of the Year 2002 della IBMA. Un gruppo nuovo nel nome ma non in alcuni suoi elementi.
Iniziamo con Don Rigsby, conosciutissimo per aver fatto parte della Lonesome River Band e dei Longview, oltre ad aver pubblicato un paio di dischi con Dudley Connell ed altrettanti a suo nome. La sua voce calda e potente caratterizza molti pezzi quanto il suo brillante stile di mandolino.
L’altra vecchia conoscenza è il fiddler Glen Duncan, che è stato anch’egli membro dei già citati Longview ed è da sempre un session-man dei più apprezzati. Gli altri membri sono forse meno noti: il contrabbassista Robin Smith ha lavorato con i Lonesome Standard Time di Larry Cordle e con i Reno Brothers e curiosamente è anche un rinomato costruttore di banjo, vantando anche Bela Fleck tra i propri clienti.
Ray Craft è stato nella band Unlimited Tradition ed in quella di Dave Evans; suona la chitarra ed è voce lead in molti pezzi. E’ proprio la voce di Ray ad essere la prima piacevole rivelazione: una voce piena, gustosa, adeguata.
Il banjo è nelle mani dello sconosciuto Dale Vanderpool, e che mani: il suo stile è robusto, molto tradizionale, ed è lui l’altra rivelazione del disco.
La musica dei Rock County è (scusate il facile gioco di parole) solida come una roccia, con un suono a volte vicino allo Stanley-style, a volte molto moderno, e con un impasto di voci eccellente. La scelta dei pezzi è abbastanza varia anche se solo due sono composti da loro stessi. Se proprio si vuole trovare un piccolo neo, il brano scritto da Glen Duncan, The Hills Of Avalon, è forse un po’ troppo sdolcinato.
Un disco scoppiettante, solido, grintoso e trascinante, pienamente nel solco della tradizione, un buon punto di partenza per questa nuova band: li attendiamo impazienti al prossimo lavoro.
Rebel 1776 (Bluegrass Tradizionale, 2002)
Claudio Pella, fonte Country Store n. 67, 2003