Titolo appropriato per questo secondo lavoro a proprio nome di Bryan Sutton. Già dalle prime note, che siano brani tradizionali oppure recenti, la chitarra è pienamente bluegrass. Un bluegrass moderno, elaborato, ma sempre immerso nel liquido germinale che Bill Monroe ha agitato per primo.
Bryan Sutton ha avuto una carriera sfolgorante: rapito giovanissimo dalle sonorità bluegrass, l’incontro più importante è quello con Ricky Skaggs, con il quale definisce, dal 1995 al 1999, il suono meraviglioso dei primi tre dischi dei Kentucky Thunder.
Abile polistrumentista, diventa un ricercato session-man: Rhonda Vincent, Dolly Parton, Dixie Chicks solo per citare alcuni degli oltre centoventi prestigiosi progetti cui ha partecipato.
Nel frattempo lo splendido debutto Ready To Go senza dimenticare il titolo di Guitar Player dei 2000 per la IBMA.
Il suo potente finger-picking ci regala dodici splendidi pezzi, ed è arduo fare segnalazioni: Back Up And Push, veloce e difficile con tutti i musicisti in primo piano, NeIia’s Dance, unico pezzo scritto da lui, nel suo tipico stile, che evidenzia la sua creatività ed il suo talento virtuosistico, oppure Roanoke di Bill Monroe, con una esecuzione più che veloce, addirittura frenetica, ma sempre precisa e rigorosa.
Ad accompagnarlo un gruppo di musicisti fantastici. Tim O’Brien al mandolino, sempre presente dove si fa buona musica, e poi alcuni amici con i quali ha collaborato per la serie Pickin’ On… della CMH: David Talbot al banjo, Dennis Crouch al basso ed infine Tim Crouch, vera rivelazione ad un sorprendente fiddle.
Un disco completamente strumentale ma mai monotono, stracolmo di musica elegante, pulita, piena di calore. Non si può che concordare con coloro che definiscono questa la giusta via dell’evoluzione della musica acustica americana.
Sugar Hill 3975 (Bluegrass Moderno, Bluegrass Tradizionale, 2003)
Claudio Pella, fonte Country Store n. 71, 2004
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