The Clark Family Experience è una band formata da sei fratelli (in una famiglia che ne comprende ben 11!) che proviene da Rocky Mount, Virginia. Fin da piccoli hanno subito il fascino della country music instillato loro dai genitori, mediato da una naturale passione per la musica rock e pop.
Aaron (basso elettrico, contrabbasso e chitarra), Adam (mandolino, chitarra elettrica e basso), Alan (chitarra e armonica), Andrew (batteria), Austin (dobro, chitarra e piano) e Ashley (fiddle e chitarra) si pongono sulla scia delle produzioni nashvilliane, tra country music e pop/rock, affidandosi in larga parte ai collaudati autori di Music City e ad una serie notissima di session men (Aubrey Haynie, Paul Franklin, Brent Mason, Lonnie Wilson e altri).
La coppia Byron Gallimore e Tim McGraw produce l’album e proprio Tim McGraw con la moglie Faith Hill e George Strait hanno tenuto a battesimo questa band dandole l’opportunità di mettersi in mostra nelle vesti di opening act.
Questo esordio omonimo per The Clark Family Experience è piacevolissimo e le robuste dosi di strumenti acustici in fase di arrangiamento danno un tocco in più a canzoni di più che discreto valore.
Le armonie vocali sempre molto curate, una perizia strumentale eccellente e una freschezza superiore alla media rendono così il disco di immediata fruibilità non andando mai sotto il livello di guardia. In particolare la bella e grintosa Meanwhile Back At The Ranch, To Quote Shakespeare, Going Away aperta da un bel dobro (e scritta da Ashley Clark) e Standin’ Still, tutte pubblicate come singoli negli USA, rappresentano i momenti migliori del disco.
Tell Me What You Wanna Do, una ballata dalla melodia intrigante, la rockeggiante Just Emily e l’acustica You Were Smilin’ contribuiscono alla riuscita di un album che non faticherà ad entrare nelle preferenze di coloro che seguono musicisti come Keith Urban, Tim McGraw e quelli che mischiano con intelligenza country music e sonorità contemporanee.
Curb D2-77754 (New Country, 2002)
Remo Ricaldone, fonte Country Store n. 72, 2004
Ascolta l’album ora
