Capita, ogni tanto, che qualche gruppo o artista di country music riesca, grazie al suo talento superiore o alla forza trasversale della sua musica, ad imporsi ad un pubblico più vasto raggiungendo strati di audience di solito più attenta al prodotto rock.
E’ successo in passato con i migliori country-rockers (Nitty Gritty, Emmylou, Charlie Daniels, ecc): accade oggi con i vari Yoakam, Earle, Highway 101, ecc.
Cowboy Junkies è un nuovo quintetto canadese che trae tutte le sue ispirazioni dalla musica di Nashvìlle (per stessa ammissione di Margo Timmins, cantante del gruppo, è Emmylou Harris il loro riferimento più costante) ma che le rielabora in un prodotto gradevole e gradito ad un pubblico più vasto.
Raffinati ma concreti, i Cowboy Junkies (a dispetto del nome) danno prova di maturità e gusto musicale fuori dal comune. La loro ricetta prevalentemente acustica di country, blues e jazz è di assoluto valore: una produzione D.O.C.
BMG 8568-1-R (Alternative Country, 1988)
Ezio Guaitamacchi, fonte Hi, Folks! n. 36, 1989
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