II 1988 è stato proprio l’anno delle donne: se ne sono accorti anche in una roccaforte maschilista quale la scena bluegrass statunitense. Chi infatti riesce a smuovere le acque, oggi purtroppo stagnanti, del laghetto dell’erba blu è proprio un gruppo interamente composto da giovani fanciulle.
Blue Rose è il nome che si sono scelte Cathy Fink, Marcy Marxer, Laurie Lewis, Sally Van Meter e Molly Mason – tutti nomi conosciuti al bluegrassaro incallito – per dar vita alla miglior formazione femminile che ci sia mai stata nella storia di questa musica che ormai si avvia al cinquantesimo compleanno.
L’album, al di là della curiosità che implicitamente scaturisce, è suonato molto bene e prodotto con altrettanta cura. In particolare, trovo intelligentemente studiata la scelta del repertorio che sembra tagliato su misura per le caratteristiche delle cinque simpatiche protagoniste.
Le capacità vocali delle ragazze vengono, infatti, perfettamente valorizzate da brani come lo stupendo gospel Time Has Made A Change o il classico River Of Change, che apre con straordinaria efficacia l’ellepì.
A turno, diventano soliste la briosa Cathy Fink (la più rodata come solista e personaggio dalla spiccata personalità musicale), la aggressiva Laurie Lewis (anche ottima violinista) e la dolce Marcie Marxer. La combinazione di questi talenti produce un raffinatissimo ‘vocal blend’ che, pur seguendo spesso lo schema classico del bluegrass (lead, baritone e high tenor) crea un impasto strano ma timbricamente molto gradevole.
Un esempio in tal senso è fornito da Little Birds, ispirata ballad cantata da Laurie che potrebbe comodamente uscire dal repertorio di Nashville Bluegrass Band, Doyle Lawson, Johnson Mountain Boys o da una delle altre top bluegrass band.
Oltre a essere cantante precisa e decisa, Laurie Lewis, come dicevo prima, è anche fiddler di classe e di gran tocco, capace di svisare su un territorio musicale piuttosto vasto. A farle da sponda è spesso la ottima Sally Van Meter (già con Good Ol’ Persons), sorta di Jerry Douglas in gonnella, dobroista dotata di gusto e di una giusta dose di swing.
Swing che tutto il gruppo riflette nella carinissima Blue Love, guidata dalla voce e dalla personalità di Cathy Fink, e nella gustosissima Wild Rose Of The Mountain composta da Si Khan, classico brano che, a distanza di ore dal suo ascolto, ti ritrovi a fischiettare nei luoghi e nei momenti più impensati.
Molly Mason (bassista dei rimpianti Fiddle Fever di Jay Ungar, Matt Glaser e Russ Barenberg) è la puntuale base ritmica del gruppo. Un gruppo e un disco che consiglio volentieri a tutti i lettori di Hi, Folks!, anche a quelli che non masticano volentieri la country music. Fidatevi: la rosa blue è un fiore molto raro.
River Of Change / Geraldine Ruthie Mae / Blue Love / Little Birds / Your Friendship Carries Me / Sad But True / Wild Rose Of The Mountain / Careless Love / Train Of Life / Time Has Made A Change
Sugar Hill SH-3768 (Bluegrass Tradizionale, Bluegrass Moderno, Country Acustico, 1989)
Ezio Guaitamacchi, fonte Hi, Folks! N. 35, 1989