L’occasione di recensire questo prodotto – purtroppo di rarissima reperibilità – ci è data grazie a Martha Moore, manager del duo e dei grandi Amazing Rhythm Aces, in tour in Italia questa passata estate. Thanks Martha!
L’atmosfera è molto particolare e cattura in tutta la sua immediatezza il feeling che si percepisce in un piccolo locale, in presenza di un set acustico di due personaggi che, in tutta onestà, poco hanno in comune, se non il fatto di cercare di rappresentare il ‘trait d’union’ fra due (o più) generazioni di country songwriters, anche se dobbiamo riconoscere – se non altro per onestà e correttezza nei confronti del canuto Hank – una disparità di livello quanto meno disarmante a favore di uno dei mostri sacri del country-songwriting.
Hank Cochran ha scritto brani ormai da tempo divenuti classici, quali I Fall To Pieces, Make The World Go Away, Don ‘t You Ever Get Tired Of Hurting Me, mentre ha inciso a suo nome un pugno di albums, a partire da Hits From The Heart, esordio del 1965 con le note di copertina firmate dall’allora emergente Willie Nelson.
Clinton Gregory ha al suo attivo qualche album in più, il suo primo successo commerciale (#18 nella classifica di Billboard ) risale al 1991 con l’interpretazione del title-track dal suo If It Weren’t For Country Music, I’d Go Crazy, al quale sono seguiti nel tempo i vari Who Needs It, Play Ruby Play, Standing On The Edge Of Love, per finire con la remake di A-11, successo del 1965 per Johnny Paycheck.
L’occasione di registrare questo show live al Joe’s Flora-Bama viene da una settimana di esibizioni presso questo locale e dall’esigenza di celebrare l’importanza di Hank Cochran, soprattutto come compositore (ricordiamo anche la sua co-titolarità nell’eccellente progetto con Billy Don Burns, intitolato Desperate Men su etichetta Small Dog A-Barkin’).
Di fronte ad un pubblico invero poco interessato ai due musicisti che si stanno esibendo (almeno a giudicare dal costante brusio di sottofondo), i nostri due sciorinano alcuni episodi del loro passato/presente artistico con il solo accompagnamento di chitarre acustiche.
Siamo di fronte quindi ad un prodotto rigorosamente unplugged. Hank ripropone Ain’t Life Hell dal suo album With A Little Help From My Friends, inciso per la Capitol nel 1978, dove la eseguiva in duetto con Willie Nelson.
E’ poi la volta di Don’t You Ever Get Tired Of Hurtin’ Me (di cui ricordiamo, una fra tutte, la pregevolissima cover del solito Willie, nel suo Country Favorites-Willie Nelson Style (RCA -1966), seguita, nell’ordine, da I Fall To Pieces, Little Bitty Tear e Make The World Go Away.
La track-list riportata sul CD comprende anche Miss You To Tears, Nobody’s Darlin’ e Who Goes There, ma non ci è dato purtroppo di conoscere ulteriori informazioni per mancanza di dati.
Il prodotto finito ha un valore strettamente collezionistico e non possiamo esimerci da una piccola riflessione circa l’effettiva validità di questa operazione commerciale. Ci piace riportare comunque un paio di citazioni e più precisamente una dello stesso Hank Cochran a proposito delle covers dei suoi brani ( “Ogni volta che un artista, non importa se famoso o meno, registra una mia canzone, è come se facessero una gentilezza ad uno dei tuoi fìgli”) ed una della moglie di Hank, la country music star Jeannie Seely (“Tutto ciò che ho da dire su Hank Cochran l’ho detto diversi anni fa su di una montagna del Kentucky quando ho pronunciato ‘I do’ nella formula del matrimonio, ‘and I still do'”).
NQD 15890-CD (Traditional Country, 1998)
Dino Della Casa, fonte Country Store n. 49, 1999