Grazie agli amici che ce lo hanno segnalato qualche tempo fa, oramai il nome di Bob Childers è familiare a coloro i quali si interessano al cantautorato (ma ci sono anche ì gruppi tipo Red Dirt Rangers) che fa capo al movimento Red Dirt, nato nella regione argillosa dell’Oklahoma e che ha per alfieri i grandi Jimmy LaFave e – appunto – Bob Childers.
Per l’occasione è proprio Jimmy LaFave ad affiancarlo al canto nella sofferta Ragged Red Bandanas, con un fiddle decisamente struggente. Le atmosfere sono però piuttosto varie: si va dalla ballata stradaiola più tipica dell’iniziale More Than Gold -grande apertura di CD – alla rilettura in chiave ironica del noto brano di Dylan Just Like Tom Thumb’s Blues, dove l’arguzia di Childers è quasi palpabile.
Lo stesso Tom Skinner, altro cantautore interessante e compagno di scuderia di Bob, appare alle harmony vocals. Musicalmente siamo in presenza di un esercizio che molto ricorda John Prine, anche se gli arrangiamenti sono più elaborati (la chitarra elettrica di Jeff Parker su tutto) e si fa grande sfoggio di citazioni di grandi della musica.
Tradizionale e gradevolissima risulta poi Outlaw Band, mentre I Dreamed That I Had Wings rispolvera il suono amico del banjo, mentre gli amici Red Dirt Rangers appaiono alle harmony vocals.
Per comporre Luck Of The Draw, valzerone dei tempi andati, Bob Childers ha chiamato a sé il compagno di scuderia Greg Jacobs (quello del bellissimo South Of Muskogee Town) ed addirittura il famigerato Garth Brooks (che sia un caso di omonimia?).
Ancora dalla Binky viene l’aiuto di Randy Pease (suo è il CD Call Me Ishmael) per comporre She’s Close insieme a Greg Jacobs: siamo in presenza di una delicata ballata acustica, resa languida dalle note del dobro di Roger Ray. Doverosa poi la citazione per la performance vocale di Jimmy LaFave in What’s Done Is Done, dove assistiamo ad un uso dell’armonica (Cody Canada, chi è costui?) che tanto ricorda il Neil Young di Harvest. Un altro gran bel disco per Bob Childers.
Binky 1016-CD (Singer Songwriter, 1999)
Dino Della Casa, fonte Country Store n. 48, 1999