Quando Bruce Robison canta di strade solitarie, le ha percorse. Quando canta di piccole cittadine dove le uniche cose che si sollevano da terra sono la polvere ed i sogni, ci ha vissuto. Canta dell’amore e delle sconfitte con un tale trasporto da farvi provare le stesse sensazioni. In breve: quando Bruce Robison canta dì qualcosa, potete stare sicuri che parla con cognizione di causa.
La verità – sia essa emozionale, musicale, lirica – rappresenta l’essenza delle canzoni di Wrapped, secondo album di Bruce, dopo l’omonimo esordio del 1995 su Vireo Records. Il brano che personalmente preferisco è la ballata country-oriented che da il titolo all’album, ma non sono certo da trascurare la splendida cover del classico dei Louvin Brothers When I Loved You, eseguita in duetto con la moglie, all’anagrafe Kelly Willis.
Bruce si trova a suo agio con le ballate delicate tipo End Like That quanto con gli episodi più epidermici di 12 Bar Blues,, con la Buddyhollyana I Dream Too (composta a quattro mani con Jim Lauderdale), senza trascurare la immediata e facilmente memorizzabile Lonely For You (scritta da Kelly Willis e Paul Kennerly).
Un momento dì riflessione personale ce lo fornisce invece l’acustica ed introspettiva My Brother And Me, dedicata al fratello Charlie (titolare di uno sforzo solista intitolato Bandera – la città che li ha accolti dopo la partenza dalla nativa Houston – e pubblicato nel 1995 dalla succitata Vireo Records).
Parlando di se stesso, Bruce ci dice: “Ci sono alcuni dischi e libri con i quali sono cresciuto, ai quali mi riferisco come qualcosa di bellissimo: l’album Phases And Stages di Willie Nelson (Bruce se ne intende…), You Can’t Go Home Again, Catcher In The Rye e tutto ciò che Emmylou Harris ha pubblicato negli anni ’70. Mi piacerebbe realizzare qualcosa a cui pensare nello stesso modo”.
E’ chiaro che Bruce ha raggiunto il suo obiettivo con Wrapped.
Boar’s Nest (New Country, 1998)
Dino Della Casa, fonte Country Store n. 42, 1998
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