Quando ripensiamo a Bob Carlin durante la sua permanenza in Italia, non è facile cancellare dalla memoria alcuni elementi che lo caratterizzano. La sua buffa camminata dentro le sue solite scarpe bicolore, le sue innumerevoli T-shirt nascoste in parte da bretelloni stile Old-America, le sue lenti fotocromatiche in grado di cambiare espressione al suo viso col cambiar del tempo, i suoi variegati cappelli, uno per ogni occasione, ecc.
Probabilmente ciò rappresenta il denominatore comune per tutti coloro che l’hanno conosciuto ed apprezzato durante la III e la IV Convention Italiana di Musica Old Time & Bluegrass (1984-85), ma dietro questi molteplici e simpatici aspetti squisitamente umani, risalta una figura tutt’altro che comune nell’ambito della musica revivalistica.
D.J. per la WUHY-FM, una grossa emittente radiofonica di Philadelphia, esperto di musica etnica (e non), produttore discografico e ottimo banjoista old-time, Bob Carlin, attraverso una lunga ed intensa ricerca (v. HF-7), ha dimostrato di aver fatto suoi una musica ed uno strumento.
A questo proposito vale la pena ricordare che per tre anni consecutivi (1983-84-85) è stato eletto miglior banjoista folk/old-time da Frets, la rivista di musica acustica più venduta nel mondo.
La conferma di tutto ciò è la sua ultima uscita discografica. Con Banging & Sawing sembra aver raggiunto il sogno di un disco interamente dedicato al duetto banjo-fiddle. Non più, quindi, sorprese di fusioni stilistiche con Tony Trischka (in Where Did You Get That Hat) o assolo virtuosi (in Melodic Clawhammer Banjo), o ancora rimaneggiamenti di brani tratti da pilastri del rock (The Last Time dei Rolling Stones), ma interpretazioni di brani per lo più tradizionali affidate appunto ai due strumenti centrali della string-band, dalla più arcaica alla più progressiva.
L’ascoltatore abituato alle sorprese di Carlin potrebbe pensare ad un lavoro ripetitivo, scarno, buono ma come tanti altri, in realtà è sì un lavoro meno progressivo, ma con una scelta di repertorio tutt’altro che scontata ed un cast d’eccezione per quanto riguarda la parte violinistica.
Basti pensare al vigoroso Bruce Molsky, già conosciuto dal pubblico italiano alla III Convention e sul disco Old Time & Bluegrass In Italia, oppure al più noto Brad Leftwich, ex Plank Road String Band, o ancora alla raffinata Judy Hyman qui con il marito Jeff Claus, entrambi membri degli emergenti Tompkins County Horseflies, o infine a James Bryan, violinista preferito da Norman Blake. Lo stesso Blake qui accompagna ben tre brani, i nostri favoriti.
La sorpresa e l’unicità di questo disco sono dunque lo stile impeccabile e più che mai personale di Carlin e le varie accoppiate vincenti con i musicisti suddetti.
A questo punto ci sembra inutile parlare di accordature varie o di un brano piuttosto che un altro, ma preferiamo consigliare l’acquisto di Banging & Sawing a tutti gli appassionati del genere e non. Sicuramente nessuno rimarrà deluso visto che ci si trova di fronte a musica di qualità.
Rounder 0197 (Old Time Music, 1985)
Roberto Monesi, fonte Hi, Folks! n. 15, 1986