Bill Monroe, il padre della musica bluegrass, moriva il 9 settembre del 1996, e nell’aprile dell’anno successivo, al Ryman Auditorium di Nashville si teneva uno dei concerti per ricordarlo. Finalmente, dopo poco meno di sei anni, questo concerto diventa un doppio dischetto con 28 pezzi che non patiscono il tempo trascorso.
La copertina ed il libretto sono graficamente eccellenti, se non superbi, ma le note sono assai scarne: accanto a titolo e interprete sarebbe utile leggere tutti i nomi dei musicisti e la strumentazione. A parte questo, gli interpreti sono ottimi: iniziamo con Ricky Skaggs, a cui doverosamente è lasciato il posto d’onore all’apertura del disco, che poi ritroviamo sul disco due nella sua solita, infuocata, stratosferica versione di Get Up John (doverosa apertura perché è lui l’erede di Bill Monroe. Punto).
Ma non tralasciamo gli altri: un sempre stupendo Tim O’Brien, poi Charlie Daniels che quando c’è da divertirsi non manca mai, Larry Sparks, The Whites e Connie Smith, Jerry e Tammy Sullivan sempre discreti, Bill Carlisle in una intrigante versione di Swing Low Swet Chariot. Poi, se pensate di aver già ascoltato tutte le versioni possibili di Rawhide, godetevi l’arrangiamento contenuto in questo disco, con Marty Stuart e Del McCoury.
Infine coloro che sono già scomparsi: Jim McReynolds e John Hartford, che più lo si riascolta e più lo si rimpiange. Non mancano certamente i Bluegrass Boys ed il figlio di Bill Monroe, James, che ci propone anche una dolce e triste Bean Blossom Memories, traboccante di ricordi e di nostalgia.
Un disco molto bello e senz’altro sincero, che splende non solo per gli ottimi interpreti ma anche per il riflesso della presenza costante di Bill Monroe. Un grazie a coloro che continuano a portare la sua musica nel cuore.
Audium 8170 (Bluegrass Tradizionale, 2003)
Claudio Pella, fonte Country Store n. 68, 2003
Ascolta l’album ora