Dubbi e perplessità mi hanno assalito all’acquisto del CD, soddisfazione e incredulità mi hanno rapito durante l’ascolto.
Ecco un gruppo di ragazzi che sfata il mito della buona country music Made in Usa. Dalla lontana Russia, spinti da un insegnante di musica classica, i sei giovani hanno incominciato a suonare bluegrass nei western bar di Mosca; da lì ha preso vita la loro avventura verso Nashville. Un’abilità musicale eccezionale, semplicità e serietà hanno contribuito inoltre ad aprire loro la strada verso il successo.
Residenti ormai a Nashville da alcuni anni i russian boys sono entrati nel panorama musicale a voce alta con un album molto ben strutturato. Il loro modo di suonare ricorda molto la maestria delle Dixie Chicks: i Bering Strait sono strumentisti di prim’ordine e lo si capisce da brani come Bearing Straight e Porushka Paranya un canto tradizionale che mette in risalto la loro perfezione musicale.
Non mancano ballate come I Could Be Persuaded, The Trouble With Love, Only This Love. Particolarmente trascinante è il brano di apertura What Is It About You. La cover di Jagged Edge Of A Broken Heart è egregiamente eseguita. Un assaggio di musica dal vivo lo possiamo gustare alla fine con il brano Like A Child.
In conclusione i Bering Strait sono la prova che la musica, se fatta bene non ha confini; la loro storia seppur straordinaria per le circostanze (un paese lontano, difficoltà economiche, luoghi comuni) ha una vena di semplicità: sei talentuosi ragazzi che sognano Nashville, una grande padronanza degli strumenti che li caratterizza (Ilya Toshinsky il chitarrista ha collaborato all’album d’esordio di Jenai) e un pizzico di fortuna che li accompagna (l’immancabile Tony Brown firma la produzione). E’ proprio una bella storia… e un bell’album.
Universal South 170218 (New Country, Traditional Country, 2003)
Gloria Tubino, fonte Country Store n. 68, 2003
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