L’unica ‘truffa’ è nel nome (nessuna, infatti, di queste tre simpatiche canadesine si chiama Tanya): per il resto, la musica ingenua, deliziosamente ‘homemade’ e dai fragranti profumi ‘old timey’ di questo Chinatown, conferma i buoni propositi espressi dall’album d’esordio di un paio d’anni fa (Blue Horse). E si candida a diventare tra le preferite di tutti gli appassionati di vecchi e nuovi suoni delle radici americane.
Niente da dire: il filone ‘vintage folk’ promosso dal fenomeno O’ Brother.. e dal relativo successo di Gillian Welch sta facendo proseliti. E così, Samantha Parton, Frazey Ford e Trish Klein (che si erano messe insieme nel backstage della data di Vancouver del Lilith Fair 1999) colgono al volo il momento. La loro è, infatti, una versione scarna eppur morbidissima ed estremamente elegante delle vecchie old time ballads rese immortali dalla Carter Family negli anni ’30. Le venature malinconiche nei testi e nelle atmosfere aumentano la suggestione dell’ascolto pur se, a lungo andare, penalizzano un poco la facilità di fruizione del disco. Che si apre, per altro, in modo brillantissimo con la squisita It’s Not Happening impreziosita da perfette armonie vocali tutte al femminile in puro stile Dixie Chicks. Anche se la musica delle Tanyas è estremamente diversa da quella delle ‘pollastrelle’ texane. Qui c’è molta più semplicità. Anzi, sembra quasi ci sia il gusto di riscoprire la ruralità e (se così possiamo dire) dell’approssimazione tecnica dei traditional appalachiani.
Ascoltate la bella Ship Out The Sea (uno dei pezzi più riusciti del lavoro) o addirittura la versione che risulta davvero emblematica della vecchia, cara Reuben’s Train (qui ribattezzata semplicemente Reuben) per capire quello che stiamo dicendo. Brave anche nell’accompagnarsi (con chitarre acustiche, banjo e mandolino) le Tanyas non deludono mai. E spesso suscitano profonda tenerezza. Una chicca per gli appassionati: il disco si chiude con una curiosa cover della leggendaria Midnight Moonlight di Peter Rowan. Come a dire, la classe non è acqua.
Nettwerk America 30304 (Folk, 2003)
Ezio Guaitamacchi, fonte JAM n. 92, 2003
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