Dan Fogelberg, cantautore del Colorado, è stato uno dei responsabili di quell’importante e vasto fenomeno musicale catalogato sotto il nome di country-rock. Le sue dolci composizioni, gli efficaci back-up di chitarre acustiche e gli interessanti impasti vocali lo fecero presto diventare uno dei beniamini del numeroso pubblico di appassionati.
Ora Dan torna alla carica, a più di dieci anni di distanza dagli esordi, con una nuova impostazione decisamente influenzata dal bluegrass e piuttosto diversa dalla passata produzione. Fogelberg si è sempre circondato di ottimi musicisti ed anche in questa sua nuova versione non si smentisce. I collaboratori di High Country Snows sono infatti di prim’ordine. Grisman, Skaggs, Douglas, Buchanan, Doc Watson, Pedersen, Mc Coy, Hillman, Perkins, Kunkel, Emory Gordy Jr. (qui anche in veste di producer) sono tutti della partita.
Il disco è quindi piacevole e ben suonato (e ci mancherebbe altro!) ma non del tutto convincente. Nel confronto con il passato, anche se il paragone è ovviamente forzato, High Country Snows risulta infatti perdente per carenza di originalità artistica e per un sound globalmente piatto
La nostra critica tiene ovviamente conto delle privilegiate condizioni di partenza, dell’incredibile cast di musicisti e dell’esperienza di Fogelberg. Dan sostiene di essersi innamorato nuovamente del bluegrass e delle altre forme di musica tradizionale dopo aver partecipato al mitico festival di Telluride. A noi sembra però che di queste musiche egli non abbia colto gli aspetti più affascinanti e peculiari: la carica emotiva, l’incalzare irrefrenabile del ritmo e le combinazioni sonore che ne rappresentano l’essenza. Quindi se, per concludere, questo disco rappresenta nuova linfa per l’appassionato vecchio e nuovo di country-rock (qui, ripetiamo, con molto ‘bluegrass flavour’) è una parziale delusione per chi ricerca la qualità della musica al di là delle etichette.
Qualcuno che se ne intende sostiene che sono questi i dischi che possono avvicinare un maggior numero di persone alla musica folk. Siamo pienamente d’accordo, ed è anzi forse questo il lato più positivo di questa love story tra Fogelberg ed il bluegrass.
Epic EPC 26274 (Singer Songwriter, 1985)
Ezio Guaitamacchi, fonte Hi, Folks! n.14, 1985
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