Catie Curtis - Sweet Life cover album

Da una dozzina d’anni Catie Curtis ha arricchito la lunga fila di cantanti ed autrici le cui ispirazioni nascono dall’ampia tradizione statunitense ma che inseriscono elementi pop e talvolta soul e alternative-rock. Sulla scia di nomi come Mary Chapin Carpenter, Shawn Colvin e Dar Williams giusto per dare qualche coordinata, Catie si è fatta strada grazie ad un’interessante vena melodica e ad un’introspezione degna delle migliori voci d’oltreoceano.
Sweet Life è un lavoro estremamente positivo, ricco di speranza e con molteplici spunti di interesse. Inciso a Nashville, vede Catie Curtis attorniata da una serie di musicisti di quella scena, dal tastierista Phil Madeira, alla sezione ritmica di Alison Prestwood al basso e Shannon Forest alla batteria, George Marinelli (per lungo tempo con Bonnie Raitt) alle chitarre e al mandolino e la coppia Jon Randall ed Andrea Zonn alle armonie vocali.

Se For Now ha quel fascino un po’ pigro ed indolente di una Lucinda Williams e delle sue personali visioni del Sud, la già citata Sweet Life e Happy sono due significativi manifesti del mood complessivo dell’album, melodie intriganti e deliziosamente pop. Soul Meets Body dei Death Cab For Cutie è l’unica cover, eloquente esempio dell’attenzione di Catie verso certo mondo musicale indie rock, What You Can’t Believe è degna delle più riuscite ballate di Bonnie Raitt in mirabile equilibrio tra pop e soul, Lovely è pregna di atmosfere neworleansiane dove il gustoso pianismo di Madeira ricorda quello di Dr. John. Il trittico formato da Sing, The Princess And The Mermaid e da Fools è poi da segnalare per gusto e grazia, tre canzoni in cui emergono doti compositive non comuni e la voglia di scavare a fondo nei sentimenti umani.
Catie Curtis è un’artista i cui otto album finora incisi formano un body of work di assoluto valore che merita di essere conosciuto.

Compass 7 4491 2 (Singer Songwriter, Folk, 2008)

Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2010

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