Cedar Hill - Stories cover album

Stories è il loro debutto con la Hay Holler Records, ed il titolo è quanto mai azzeccato. Storie di vita, d’amore e di dolore, storie che parlano di fatti e di situazioni personali e di tutti i giorni, come nella più classica consuetudine della musica bluegrass. Ed i Cedar Hill queste esperienze le vogliono e le sanno raccontare bene: quasi tutti i brani sono originali, otto con le loro firme ed altri con quelle di amici, con una concessione al padre della loro e della nostra musica, Bill Monroe, del quale propongono l’eterna Close By.
Il suono non è sempre bello pieno come sarebbe doveroso attendersi e mancano un po’ di grinta, ma le voci sia maschili sia femminili sono gustose, assortite e ben miscelate, indubbiamente il loro punto di forza. Inoltre interessanti ed elaborati sono due strumentali, Leavin’ Egypt dai toni epici e Flowers Creek (con il banjo che pare una macchina per scrivere guidata da un esperto dattilografo: questa è l’impressione all’ascolto, provare per credere) a firma di due componenti della band, rispettivamente del mandolinista Frank Ray e del banjoista Kenny Cantrell. Gli altri musicisti sono Lisa Ray al fiddle ed alla voce, Ali Keisler al contrabbasso e Mel Besher alla voce solista, mentre il ruolo di chitarrista è riservato all’ospite Robert Bowlin, ex componente del gruppo.

Il gruppo proviene dal Missouri e, pur con diverso organico, è nato con Frank Ray già nel 1967. Ora, dopo altri due discreti dischi, Journey Of Faith e A Home Made For Me, stanno cercando di salire nella scena internazionale della musica bluegrass (Echo Mountain è senz’altro un brano da zona calda della classifica), però manca loro ancora qualcosa: sono bravi, raccontano storie cariche di emozioni, ma come si diceva prima, a volte manca un po’ di profondità di suono.

Hay Holler 1369 (Bluegrass Tradizionale, 2004)

Claudio Pella, fonte TLJ, 2010

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