They Called It Music: premessa. I fratelli Leigh ed Eric Gibson si muovono naturalmente nel solco della tradizione dei grandi duo della musica country e bluegrass, dai Louvin Brothers a Jim & Jesse, dai Blue Sky Boys ai Monroe Brothers. Considerati ormai come una delle punte di diamante dell’attuale scena bluegrass, i Gibson Brothers sono cresciuti nell’area rurale ai piedi delle montagne Adirondack nella parte nord dello Stato di New York, affermandosi come un’eccezione geografica in un mondo musicale dove il Sud fa la parte del leone.
They Called It Music, terzo lavoro inciso per la nashvilliana Compass Records, si candida come una delle loro prove più intriganti, pur in una discografia dai livelli più che ottimi, un disco tra i più personali, probabilmente anche a causa della perdita del loro padre. L’aspetto ‘spirituale’ di molte canzoni, il loro eccellente approccio vocale, lo stringato ma sempre vitale backup strumentale, la felice scelta del repertorio sono gli aspetti vincenti di questa registrazione, un concentrato di emozioni che potrà ulteriormente proiettarli nel gotha della musica acustica di ispirazione tradizionale americana.
Partendo dalla title-track, possibilmente un futuro piccolo classico, per toccare momenti avvincenti come Something Comin’ To Me, Buy A Ring, Find A Preacher, Dying For Someone To Live For, Home On The River fino alla struggente Songbird’s Song, ci troviamo di fronte ad un album impeccabile, prodotto con il cuore e con l’anima da una delle migliori realtà di quella che loro, semplicemente, chiamano musica. ”They Called it music, in the church house and the fields / It was honest, it was simple, and it helped the hard times heal”.
Compass 7-4599-2 (Bluegrass Tradizionale, Country Acustico, 2013)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2013
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