Joy Lynn White ha inciso un paio di dischi di buon successo per la Sony Columbia agli inizi degli anni Novanta e un album per una etichetta indipendente nel ’97, che all’epoca rimase per alcune settimane in testa alle classifiche nella sezione americana. Ma né la grande casa discografica né quella indipendente hanno saputo sfruttare il suo talento e hanno permesso che della White si perdessero le tracce. Fortunatamente, dopo otto anni di completo silenzio o quasi (bisogna comunque registrare in questo lasso di tempo la presenza di un album auto-prodotto, significativamente intitolato On Her Own), la White torna con un nuovo album, One More Time, il cui titolo sembra quasi voler chiedere una nuova chance per la propria carriera musicale.
La musica della White è sempre stata contraddistinta da una sapiente innesto di elementi rock e pop in un impianto country tradizionale; non a caso, due sue canzoni – Tonight The Heartache’s On Me e Cold Day In July – sono state riprese dalle Dixie Chicks, che ne hanno fatto dei successi internazionali. In questo senso, la White può essere anche vista come una antesignana – meno fortunata – del trio texano. E la canzone d’apertura del nuovo album va proprio in questo senso: un brano country-rock stile anni ‘70, con bello sfoggio di chitarre elettriche, che conquista subito. Se le Dixie Chicks non hanno perso il loro fiuto per le canzoni di successo, dovranno includere anche questa Keep This Love nel loro repertorio!
Il brano successivo, I’m Free, è più tradizionale e, ad esser sinceri, anche abbastanza convenzionale, ma è in parte riscattato dalla voce potente e decisa della White. Segue A Certain Boy, che nella versione originale del 1961 era A Certain Girl. Si tratta di una canzone frivola ma divertente, in cui la protagonista si rifiuta di dire il nome del suo innamorato alle amiche, ripetendo continuamente “I Can’t Tell You” nel coro e, a rendere il tutto ancora più esilarante, fingendo anche alla fine una certa irritazione per l’insistenza delle domande.
Girls With Apartments In Nashville, già presente in On Her Own, così come le canzoni One More Time e Love Sometimes, è un brano che narra della vita, fatta di speranze e delusioni, delle aspiranti cantanti country in Nashville. Il pathos che Joy Lynn vi infonde lascia supporre che ci deve essere molto di autobiografico in questo pezzo.
Seguono quattro canzoni d’amore in stile country pop: la pensosa Looking For You (Looking For Me), la struggente Love Sometimes, la più tradizionale If You Want My Heart, una specie di old-time gospel con inclusione di violino e mandolino, e Victim of Love, la più vivace del gruppo, con la presenza ritmica del banjo in sottofondo.
Good Rockin’ Mama è un pezzo rhythm’n’blues, nei 2’43’’ del quale la White ha modo di sfogare tutta la propria potenza vocale. La band comunque non le è da meno e il risultato è un brano di grande vigore, in cui si segnala un ottimo assolo alla chitarra di Duane Jarvis. Chiudono l’album in una vena malinconica Just Some Girl e One More Time, quest’ultima scritta e cantata assieme alla indie rocker Amy Rigby.
Complessivamente il disco promette molto con tre dei primi quattro brani, per deludere un po’ le attese nel seguito con brani buoni, ma non memorabili, in parte risollevati dalle interpretazioni energiche della White.
Thortch (Country Rock, New Country, Country Pop, 2005)
Vito Minerva, fonte TLJ, 2006
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