La recente tournée italiana di Bill Keith & Jim Rooney (con Peter Rowan & Roger Mason) ha riportato su questi due artisti un alone d’interesse, che finora era stato monopolio di pochi amatori. Entrambi sono famosi per avere suonato, a lungo, assieme negli anni ‘60; Bill Keith aveva suonato pure alla corte di Bill Monroe, poi con Jim Kweskin, i Great Speckeled Bird (di Ian & Silvia) etc… mentre Jim, lanciatosi in avventure diverse (Blue Velvet Band), aveva ritrovato finalmente sé stesso, incidendo un grande album per la Rounder, One Day At The Time, che gli aveva procurato la nostra fiducia ed ammirazione (quel che ci aveva sorpreso era la capacità mirabile di emulare Hank Williams e di comporre, secondo dettami personali o influenze, brani nostalgici e carichi di pathos… su tutto, emergeva la sua grande capacità interpretativa).
I due avevano lavorato parecchio assieme, come già si era accennato prima, e da questo è nato un duraturo legame di amicizia, che li porta ogni qualvolta uno aveva bisogno dell’altro ad incontrarsi ed a suonare insieme. Questo è accaduto per One Day At The Time, così come per l’album solo di Bill Keith, Something Auld… e le sessions parigine di Paris Sessions. Punto comune di ritrovo è stata l’esperienza simpatica ed amichevole della Woodstock Mountains Revue, che li ha visti girare l’Europa l’anno trascorso.
Ora la Waterfront ha raccolto il materiale di quattro album che li vede protagonisti o semplici esecutori. Per quale ragione, chiederete voi? Forse c’è una commemorazione di mezzo, infatti la prima esibizione del duo Keith & Rooney risale al maggio del 1960, oppure è questa una semplice raccolta per fare il punto della situazione? Il dubbio rimane… anche se la scelta dei pezzi, è tutt’altro che sragionata, e questa raccolta si segnala proprio per l’intelligenza con cui è stata redatta.
Semmai, potremmo obiettare sul poco spazio dedicato a Rooney. Tutti i pezzi di Bill Keith e del suo importante album sono comunque interessanti ed accontentano gli amanti dei più svariati generi: dal bluegrass di Crazy Creek, alle movenze jazzistiche di Jordu, per giungere sino alle cadenze bluegrass romantico progressive di Auld Lang Syne (il famoso Walzer Delle Candele; le prime volte che l’ascoltavo nella versione di Keith, mi veniva la pelle d’oca…). C’è di che saziare i palati più difficili.
Jim Rooney presenta due pezzi dal suo disco solo: So Lonesome I Could Cry e Tragic Romance. La struggente interpretazione del primo brano, di Hank Williams, con una steel superba suonata da Keith (per chi non lo sapesse, la steel guitar è il suo secondo strumento!), si lascia sposare piacevolmente con le tinte vivaci e briose di Tragic Romance dei Morris Bros.
Dei pezzi eseguiti insieme ai friends della Woodstock Mns. Revue, significativi sono Done Laid Around, Darlin’ Corey Is Gone e Out Of Joint, cantati in modo eccellenti i due primi, strumentale il secondo; da Pretty Luck, invece, la scelta è caduta su una coppia di motivi simpatici: Gone Girl, di Jack Clement, è un motivo che si aggancia al sapore delle pigre ballate messicane, e Interest On The Loan, brano di composizione propria (Rooney) assai duttile e piacevole. Certamente, questa, è una raccolta che offre solo in parte il meglio di Keith & Rooney, ignorando molte grosse partecipazioni dei due in dischi importanti, ma non per questo sento il motivo di sminuirne il valore. Anzi… per chi non possedesse niente del duo, è molto importante.
Waterfront WF-004 (Bluegrass Tradizionale, Traditional Country, 1980)
Mauro Quai, fonte Mucchio Selvaggio n. 35, 1980