Coco Robicheaux - Louisiana Medicine Man cover album

Ritorna uno dei figli più misconosciuti della Louisiana, uno dei pochi in grado di offrire un’immagine globale poetico-musicale ed in bianco-nero della sua terra. L’aspetto del personaggio, uno stagionato hippy cajun dal più comune nome di Curtis Arceneaux, non vi lasci ingannare. L’uomo, per quanto mai celebrato adeguatamente, ha molto da dire e le sue storie, non meno della sua musica, hanno un che di vissuto ed autentico anche nella loro peculiarità.
Non a caso fanno ormai parte del patrimonio cultural-musicale di New Orieans e dintorni. …Medicine man, l’atteso seguito di Spiritland (16.000 copie vendute in Francia!) è un inno alla Louisiana da parte di uno dei suoi stregoni-cantori. Il personaggio cresce in modo impressionante, la dimensione musicale, snellita da ripetizioni mistico-folkloristiche, è più ricca e variegata. L’aspetto spirituale, in bilico tra sacro e profano, non può essere facilmente scindibile dal resto in una città come Crescent City o nel non meno caratteristico entroterra della Louisiana, ma non diluisce la concretezza del ‘Louisiana medicine man’ come autore ed interprete.

Le nuove songs risultano più compiute, rifinite, anche prese singolarmente. Prodotto ancora una volta dal suo grande estimatore Carlo Ditta, Coco propone storie in musica che si ricollegano al blues, al gospel. Lo spirito della sua ‘native land’, la Louisiana, è sempre presente, è lo scenario sullo sfondo di tutti i suoi brani. Robicheaux è un incrocio tra Dr. John e un Tom Waits del bayou (ascoltate la title track, che lo ricorda anche per le soluzioni strumentali: violino, sax baritono e voci femminili), dalla voce altrettanto espressiva, vissuta, rauca, cavernosa, spesso inquietante.
L’album si apre e si chiude con i suoni della Louisiana, ma tutto quello che sta in mezzo a quel ossessivo gracidio di una natura bella, dura, selvaggia e climaticamente impossibile, non è meno magnifico (Cottonmouth).
Accompagnato da un ben assortito gruppo di musicisti locali dove spiccano Earl Stanley, basso e accordion, Paul Santopadre, batteria, Dave Easley, pedal steel e mandolino, Kenny Holladay e Michael Sklar, chitarre, Lucky Lee Montgomery, tastiere e Hart McNee, sax baritono, Coco Robicheaux inventa il suo blues e la sua musica nera e notturna che alterna a magistrali ballate, jazzy songs o cajun-waltz.

La sensibilità del suo grande estimatore e sponsor Carlo Ditta, permette a Coco di passare dal più puro gospel, Tumblin’ Out, superbo l’Hammond sound non meno delle parti corali, alle atmosfere cajun-country-mex di Juanita, con accordion, pedal steel e mandolino a far da padroni, dalla New Orleans song Weight Of The World, dove è accompagnato da una fiatistica jazz-street band, alla delicata e pianistica love-ballad Love Of A Woman. Tutto quanto si può ricondurre ai generi canonici più tipici di Crescent City e della Louisiana, ma come è ricco questo patrimonio musicale cui Robicheaux attinge senza trascurare nulla. Blues, soul, r&b, rock & roll dalle tipiche cadenze New Orieans e swampy, nel Robicheaux-gumbo non manca nulla ed il tutto è poeticamente cucinato con liriche di estrema sensibilità, acume e bellezza.
Come sottolinea il giornalista e poeta John Sinclair, “Coco Robicheaux è pronto ad entrare nella leggenda”, ma per noi, che vediamo le cose da fuori, questo cantautore è già nella leggenda. E’ la leggenda stessa della Louisiana che sembra tramandarsi per vie oscure a non meno oscuri (per il grande pubblico) adepti. Se abbiamo cantato le lodi di Spiritland, proprio per il profondo sentimento e la larghezza di vedute che Coco porta nella propria musica, che dire dell’ancor più concreto, diretto e coerente autore di …Medicine Man?

Se nel precedente album descriveva lo spirito di una terra, Louisiana…. sembra anche definirne i contorni, la materia, le forme. Un gigantesco affresco southern dove i personaggi prendono corpo e forma in magistrali canzoni: When The Nightingale Sings e 3:33 Blues.
Lo stregone cura il corpo attraverso lo spirito, le due cose sono inscindibili. Se succede una cosa all’uno, ne risente anche l’altro. Ascoltate il ‘medicine man’ della Louisiana, nella sua musica c’è il giusto equilibrio delle cose: anima e corpo sono divenute una cosa sola!!!!

Sky Ranch 451822 (Cajun, 1998)

Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 25, 1998

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