E’ l’incontro di quattro amici che in gioventù hanno condiviso la stessa passione, allora solo un hobby preso molto seriamente, in seguito divenuto professione. Era il 1963 quando Chris, Herb e i due Rice ebbero occasione di conoscersi e, suonando insieme, di trasmettersi tutto l’entusiasmo che li convinse a proseguire su quella strada che, come ben sappiamo, li ha portati a conquistare migliaia di cuori in ogni angolo di questo mondo. Una strada con direzioni diverse, tanto che negli ultimi trent’anni le occasioni d’incontro le hanno potute contare sulle dita di una mano. E non poteva che essere così: si provi a mettere infila tutti i nomi delle bands di cui singolarmente hanno fatto parte, o che hanno diretto, e si constaterà quanto questi abbiano contribuito allo sviluppo della musica country, acustica ed elettrica, rinnovandola per farla amare alle nuove generazioni.
É un disco completamente acustico, solo strumenti a corda con l’aggiunta di un pianoforte a rendere più liquido un suono che a tratti Bill Wolf ha fatto quasi diventare palpabile. Un calore coinvolgente, sprigionato dal rispetto reciproco di questi musicisti, dalle belle melodie delle canzoni, dall’ inimitabile suono della chitarra di Tony, dalle armonie solari che fanno tanto California.
Il timbro vocale di Chris è così unico da trasformare in Desert Rose qualunque cosa decida di cantare. Un paio di brani giungono da quella fonte, pertanto gioiscano pure quanti tra di voi hanno sofferto dello scioglimento della sua vecchia band. Quello che fa invece soffrire il sottoscritto è il sentire ancora una volta così poco utilizzata la voce solista di Herb, una delle più belle, anche se forse poco particolari, della musica americana. Anche Larry è bravo, ma spesso, nelle tonalità basse, ricorda così da vicino Tony Rice da farcelo mancare ancora di più.
Rounder 0390 (Country Acustico, Bluegrass Moderno, 1997)
Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 36, 1997
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