Dopo Michelle Malone, i due tributi a Dylan e i Billy Pilgrim questa piccola label di Tucker, Georgia, torna a stupire per questo progetto acustico, Solo: Live At Eddie’s Attic, che coinvolge songwriters emergenti. Un progetto ‘solo’ ed acustico che vuole mettere proprio in evidenza ‘il cantante e la canzone’, senza aiuti o ritocchi in studio, secondo gli intenti dei produttori. Quattro personaggi si dividono i due compact e, guarda caso, sono vecchie conoscenze. Apre proprio Andrew Hyra, la prima metà dei Billy Pilgrim, con suoi brani vecchi e nuovi, accompagnandosi alla chitarra acustica. Tiene molto bene la scena da consumato songwriter con un set di sei canzoni breve ma ispirato. Lo segue Matt Brown degli Uncle Green che, accompagnandosi alla dodici corde, dimostra che le sue songs hanno spessore, sono ispirate gradevolmente ai Sixties. Per i fans dei Billy Pilgrim, il cui album per l’Atlantic ha avuto un discreto successo di pubblico e di critica, è una festa.
Il secondo volume di Solo: Live At Eddie’s Attic è aperto da Kristian Bush e contiene diverse canzoni note a chi ama questo duo compresa Insomniac, il loro brano più noto.
Un set molto bello che conferma le qualità di questo eccellente songwriter, intenso, ispirato e coinvolgente.
Chiude Bob Bedell dei Catbird Seat altra vecchia conoscenza di Cliff Krupp della Sister Ruby. Arrivato da Pittsburgh troppo stanco, non ha approvato la qualità delle sue performances all’Eddie’s Club e ha registrato il suo set dal vivo in un altro locale, senza pubblico, in seguito. Se amate il cantautorato acustico, seguite questa label, questi sono i primi due volumi di una serie in preparazione.
Sister Ruby SIS 08/09 (Singer Songwriters, 1994)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 4, 1994