Quello che colpisce subito dalle prime note è la strabiliante tecnica chitarristica, un eccellente mix di virtuosismo e calore interpretativo, un approccio passionale e fantasioso alla musica, sempre in bilico tra folk e improvvisazione. Jacob Johnson è un musicista che proviene dal South Carolina e con questo suo lavoro autoprodotto intitolato One-Take Jake rivisita alcune sue vecchie composizioni, ne aggiunge alcune nuove e propone un paio di cover interpretandole con spirito costruttivo ed originale. Lo scopo è quello di presentare il Jacob Johnson in versione live, limitando al minimo ‘intromissioni’ in fase di registrazione e di missaggio e dando spazio alla vivacità e all’ingegno del protagonista.
In One-Take Jake già dall’iniziale 8 O’Clock Jive, strumentale scoppiettante e personale, abbiamo l’esatta percezione delle qualità di Jacob, altrettanto interessante quando le atmosfere si fanno più introspettive e cantautorali come in She’s Got A Way, The Ferryboat Waltz e The Pamlico Sound, tre ballate eccellenti che si avvicinano allo spirito di David Wilcox, cantante ed autore al quale il Nostro è legato da una profonda amicizia. “Thanks” Doesn’t Pay The Fiddler, il secondo strumentale proposto ricorda certe cose del primo Bruce Cockburn, mentre molto interessanti sono le due cover, Big River di Johnny Cash e Chim Chim Chiree dal film Mary Poppins, segno di grande originalità e bravura, doti in grande quantità per Jacob Johnson, artista da seguire con attenzione.
Autoprodotto (Folk, Singer Songwriter, 2014)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2014
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