Taylor's Kentucky Boys

La North Carolina è da lungo tempo riconosciuta come una delle più ricche miniere di canzoni e tradizioni popolari del sud-est degli Stati Uniti. Durante la prima visita alle montagne del sud, dal 25 Luglio al 28 Settembre 1916, Cecil J. Sharp iniziò la sua attività di raccolta nelle sei contee più occidentali di questo stato. Nelle tre visite che fece a questo paese catalogò complessivamente ben 559 motivi nella sola Carolina settentrionale, 524 in Kentucky, 407 in Virginia, 116 in Tennessee e 6 in West Virginia.

Maud Karpeles, nella prefazione alla seconda edizione della raccolta Sharp, English Folk Songs From The Southern Appalachians (968 motivi, più 39 collezionati da Olive Dame Campbell nella stessa area negli anni 1907-1910), osserva che “…il terreno più fertile (dal punto di vista quantitativo) è stato quello su entrambi i lati della grande catena di montagne conosciuta come il Great Divide che separa gli stati della North Carolina e del Tennessee, dove prevalgono condizioni di vita alquanto primitive e non intaccate dall’industrializzazione”.
E’ comunque in Kentucky che Sharp e Karpeles ottennero i migliori testi di ballate, nonostante la presenza dell’industria conseguente alla scoperta del carbone e dell’olio combustibile. Il non plus ultra, per quanto riguarda la purezza dei testi e delle melodie, venne offerto però dalla Virginia, e ciò ha del sorprendente se si pensa all’alto livello di civilizzazione raggiunto a quei tempi da questo territorio rispetto alle altre zone limitrofe. La West Virginia, dove i collezionisti si fermarono solamente pochi giorni, non si rivelò invece una terra promessa per le ricerche: canzoni e ballate erano state trovate precedentemente da John Harrington Cox (c/o Folk Songs Of The South), ma senza dubbio la perdita progressiva del patrimonio folkloristico in questa regione era il risultato del disturbo prodotto sulla vita rurale dall’insediamento della grossa industria carbonifera.

Cecil Sharp aveva predetto, nel suo primo viaggio sui monti Appalachi, che le condizioni allora favorevoli alla salvaguardia ed al mantenimento della cultura tradizionale non sarebbero durate a lungo; tale supposizione trovò poi conferma nelle successive esperienze di ricerca, per esempio della stessa Karpeles nel 1951, in questa ed in altre parti del paese. È triste constatare come le tradizioni siano dimenticate e si perdano molto rapidamente ed inesorabilmente quando vengono a contatto con la cosiddetta moderna civiltà e come la gente depositaria di queste tradizioni tenda ad assumere ed imitare le maniere ed i modi dettati dai mass media, finendo per essere imbottigliata nella buona società (Stralcio di un articolo su Doc Watson apparso sul Mucchio Selvaggio N.13/1978 e riproposto qui a beneficio degli interessati e curiosi).
Eccezionale, storica e rara string band kentuckiana condotta dal fiddler di colore Jim Booker, censurato nella foto ufficiale del gruppo per volere dell’etichetta discografica Gennett, ben rappresentata nei tre volumi in vinile Old-Time Fiddle Band Music From Kentucky (Morning Star) mai riediti in digitale.

Pierangelo Valenti, fonte Suono, 2012

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