Senza di lui molto, moltissimo sarebbe stato diverso nella storia della musica country e non solo. Chitarrista dalle doti straordinarie, autore di moltissimi dischi, il nome o meglio l’influenza artistica di Chet Atkins è da attribuirsi soprattutto al suo lavoro di musicista da studio e produttore.
La prima passione musicale di Chet è il violino ma già a nove anni si racconta che avesse barattato una pistola per una chitarra che impara a suonare rapidamente nella piccola cittadina di Luttrell nel Tennessee dove nasce nel 1924. Quando lascia il college nel 1941 le sue doti di musicista sono già raffinate e conosciute, tanto è vero che grazie ad un giro di contatti riesce ad esibirsi allo show di Bill Carlisle per una radio a Noxville, nello stesso periodo entra far parte dei Dixie Swingers e lavora in radio con Homer e Jethro prima di trasferirsi a Cincinnati sempre per lavori radiofonici. Accompagnando Red Foley nel 1946 fa la sua prima apparizione sulle frequenze della Grand Ole Opry e lo stesso anno pubblica il suo primo disco.
La qualità e quantità delle sue apparizioni radiofoniche colpisce la curiosità della RCA, Chet si trova a Denver con Shorty Thompson & His Rangers quando la telefonata di Steve Sholes, responsabile della RCA per la country music, lo convince a trasferirsi stabilmente a Nashville. Nel 1949, a soli 25 anni, Atkins diviene il chitarrista per tutte le registrazioni degli artisti di casa RCA. L’anno seguente Mother Maybelle e le sorelle Carter lo scelgono come ospite fisso alla Grand Ole Opry cementando ancora di più la figura di Chet Atkins all’interno della comunità musicale di Music City. Partecipando alla registrazione di una serie infinita di dischi che raggiungono le vette delle classifiche, il chitarrista ottiene nel 1953 dalla RCA un ruolo politico di direzione artistica della sede di Nashville.
Negli anni seguenti una serie di dischi strumentali vengono pubblicati dall’etichetta rafforzando la fama di Atkins come chitarrista fuori dal comune, arrivano anche le prime hits a suo nome con una rivisitazione di Mr.Sandman ed un duetto con Hank Snow in Silver Bell. Gli ultimi anni 50 e gli anni 60 vedono Chet ricoprire la carica di manager della RCA di Nashville, in questo periodo cura la produzione di numerosi dischi di successo per artisti di punta come Elvis Presley e Eddy Arnold, ma anche di esordienti che Atkins tiene a battesimo per il loro esordio discografico, su tutti Waylon Jennings, Connie Smith, Don Gibson, Charly Pride e Bobby Bare.
Per tutti gli anni 70 le produzioni di Chet Atkins caratterizzano un rinvigorito mercato discografico country, si viene a creare quel suono crossover tra country e pop che sarà etichettato dagli addetti ai lavori con il nome di Nashville Sound. All’inizio degli anni 80 Atkins non trova più stimoli alla RCA e firma un contratto con la Columbia per la quale nel 1983 pubblica un disco dal sapore jazz intitolato Work It Out With Chet Atkins. La nuova avventura dell’artista è quella di sperimentarsi come musicista completo in grado di affrontare diversi stili musicali, abbandonando la freddezza del session man e liberando la propria vena creativa. Ci sono ancora ritorni alla country music per duettare ora con Jerry Reed ora con Mark Knoplfer.
Purtroppo un cancro diagnosticato nel 1997 lo ha portato via nel giugno del 2001 lasciandoci una mole impressionante di lavori ed un contributo fondamentale nello sviluppo della storia della country music.
20.6.1924 – 30.6.2001
Country Pop, Nashville Sound, Traditional Country
Roberto Galbiati, fonte TLJ, 2004