Trepidavo, ve lo giuro, mentre infilavo questo CD nell’apposito lettore. I primi dischi della Desert Rose Band erano quanto di meglio si potesse chiedere a consumati country rockers quali Chris Hillman & Co. Poi, nonostante i soci BMAI lo abbiano giudicato ‘Disco country dell’anno’, Pages Of Life ha in parte deluso le pretenziose aspettative. Dico pretenziose perché, ammettiamolo, i fans della band si aspettano sempre grandi canzoni dal loro gruppo.
Ed è giusto che sia così, primo perché con Desert Rose Band e Running la band ha dimostrato di essere tra le migliori, secondo perché, non scordiamolo, la DRB annovera nel suo organico musicisti di grande talento ed esperienza. Quanti di noi, con la cuffia in testa, gli occhi chiusi e la loro musica nelle orecchie sono riusciti a prendere il volo?! Impossibile non farsi trasportare dalle loro note, dalla loro trascinante musica!
Giustificato quindi lo stato d’ansia che accompagnava l’attesa di questo CD: “Torneranno al livello di un paio di anni fa o faranno un ulteriore scivolone?”. Questa era più o meno la mia riflessione mentre il CD si posizionava e facevo partire la prima canzone di True Love. Via la prima, poi la seconda, la terza, fino all’ultima traccia (si può ancora dire ‘traccia’?) e che scopro? Che nemmeno la metà dei brani del disco raggiunge il livello espresso in passato. Capite? La delusione è grande.
Il disco non è molto peggio di quello precedente, ma statene certi, con True Love scordatevi di decollare, se non in un paio di momenti. Ok, il rapporto tra i musicisti si è incrinato, come quello tra loro e la casa discografica e il pedal steel guitarist Jay Dee Maness ha lasciato il gruppo, comunque sia queste considerazioni non mi aiutano un granchè ad accettare True Love.
Grande delusione: ve lo dice chi si definiva il fan n.°1 della Desert Rose Band.
Curb 10407 (Country Rock, Country Pop, 1991)
Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 12, 1991
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