Michael Coleman & The Backbreakers – Self Rising Blues cover album

Michael Coleman, ex chitarrista della band di James Cotton, è un ottimo strumentista che finora, a nostro parere, non si era ancora espresso a grandi livelli su disco. Ma con questo Self Rising Blues (e con un CD inciso per la Wolf: unico difetto sono troppi i pezzi in comune fra i due) finalmente Coleman ci regala un bel lavoro, suonato bene e cantato in maniera impeccabile: finora, infatti, era stata la voce non particolarmente espressiva il vero tallone d’Achille di questo artista.
Ora, anche se non diventerà mai un cantante eccezionale, Coleman dimostra di avere trovato un timbro più personale; inoltre, è anche riuscito a dare più peso alle canzoni che hanno la loro matrice nel funky, e che da sempre sono uno dei suoi cavalli di battaglia.

In Self Rising Blues però, quello che ci colpisce maggiormente è la vena blues di Michael, che ci regala tre slow uno più bello dell’altro: Dreamer, dal bel testo autobiografico. la nota Homeless Man (uno dei suoi pezzi più conosciuti) e la splendida Lost My Job In The City, dove a nostro parere Coleman tocca le vette più alte. E’ un brano un po’ anomalo, sussurrato, dove il gioco discreto della chitarra si sposa perfettamente con un canto malinconico e soffuso.
Fra i blues più ritmici. ci è piaciuto molto il divertente Whiskey Drinking Woman, sottolineato qua e là dal rumore di un liquore (questo ci piace immaginare!) versato in un bicchiere e trangugiato con avidità; niente male anche Blues In E, mentre non ci convince appieno Here I Am, abbastanza insignificante.

Fra i pezzi funky, invece. la nostra preferenza va a Wago Wago Wago Shake Your Body, dal titolo divertente, ed anche a Love Somebody che apre il dischetto.
Un’ultima annotazione: tre strumentali (posti tutti in chiusura del CD) ci sembrano un po’ troppi, anche se Basement Blues è notevole. Pollice verso invece per Self-Rising Blues·, che dà il titolo al disco, e che potrebbe essere la sigla di un telefilm poliziesco.
In conclusione, un buon disco, con picchi veramente molti alti e poche cadute di tono. Speriamo che Michael Coleman continui su questa strada.

1.Love Somebody – 2.Lost My Job In The City – 3.Homeless Man – 4.Whiskey Drinking Woman – 5. Wago Wago Wago Shake Your Body – 6.Here I Am – 7.Blues In E – 8.Seif Rising Blues – 9.Dreamer – 1O.Basement Blues – 11.I Gamble, I Gamble

SAAR– CD-17503 (Blues , 1996)

Paolo Cagnoni, fonte Jamboree n. 3, 1996

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