Clamoroso ritorno discografico dopo quattordici anni per Don Nix, un personaggio leggendario della musica americana. Nix é uno stimatissimo produttore. compositore, cantante e arrangiatore legato alla scuola rhythm & blues di Memphis. Tra gli altri ha prodotto dischi per Delanie & Bonnie, John Mayall, Freddy King e Albert King ed in passato ha pubblicato a proprio nome alcuni interessanti albums come Living By The Days (Elektra 1971) con musicisti del calibro di David Hood, Barry Beckett e Wayne Perkins in session.
Tornando all’incisione in esame. c’è da sottolineare che Don firma interamente le dieci songs che compongono questo Back To The Well che già ad un primo ascolto convince e si fa apprezzare per la freschezza e la varietà dei temi pur rimanendo nel campo del blues-r&b: d’altronde non ne avevo alcun dubbio in quanto il personaggio in questione è senz’altro un asso dell’american music.
Il suono é molto denso, caldo, scorre veloce permeato di blues come l’iniziale Out On The Road Again che sembra uscire da un album di J.J. Cale, mentre in Plastic Flowers si puo assaporare il classico rock-blues sudista e l’ottimo Billy Crain, uno slide-guitarist che mi ricorda il grande Lowell George per gusto e raffinatezza degli interventi.
Da segnalare anche il buon lavoro dei musicisti coinvolti nelle sessions, gente nota come Jay Speil (ex John Mayall Band) e Greg Fingers Taylor (armonicista nel gruppo di Jimmy Buffett e titolare di un ottimo album solo, Next Fingerprints) o meno nota, ma dotata di tanta classe e perizia tecnica.
Il leader invece stupisce per l’ottima interpretazione vocale, sempre a suo agio sia nel rock-blues come nella classica lenta ballata (Fools Paradise). In definitiva Don Nix con questo Back To The Well ci consegna un ottimo e convincente prodotto, tra i migliori in circolazione, un disco da ascoltare a più riprese per un personaggio da conoscere assolutamente!
Appaloosa 098-2 (Roots Rock, 1993)
Franco Bigi, fonte Out Of Time n. 1, 1993