Serendipity è una commedia romantica con John Cusack, Kate Beckinsale e Eugene Levy. Lo score risente del tema del film e, in questo caso, se ne avvantaggia. La colonna sonora è una bella raccolta pop (adult contemporary pop come dicono in Usa) che presenta molte nuove composizioni. Carino l’inedito brano di apertura affidato a Wood, Never A Day, seguito dalla bella composizione Moonlight Kiss del bravo Bap Kennedy, voce e stile interpretativo à la Paul Simon, autore di un delicato folk che rimanda alla sua terra di origine (Kennedy è nato a Belfast ed era negli Energy Orchard).
Ancora edito il terzo brano, un bel pezzo strumentale di David Gray, January Rain, uscito su Lost Songs. Non nuovo neppure il successivo Waiting In Vain, canzone scritta da Bob Marley (Exodus, 1977), qui proposto nella versione pubblicata nel 1995 su Medusa da Annie Lennox, un brano che acquista in sensualità perdendo la sua carica reggae.
Evan And Jaron è il duo di gemelli che cavalca con bravura folk, country e pop: per Serendipity hanno registrato nuovamente The Distance, una canzone dall’incedere ampio, che sembra fatta apposta per essere inserita in una colonna sonora.
Like Lovers Do, romantico brano dalla cantautrice Heather Nova, è un inedito che probabilmente apparirà sul prossimo disco della dolce cantautrice; nuovo anche When You Know proposto da Shawn Colvin. Dal punto di vista affettivo, quando sul lettore CD appare il numero 8 di questo album, arriviamo al clou.
Era uno dei misteri della discografia: perché nessuno aveva mai preso in considerazione un brano di Nick Drake da utilizzare per accompagnare le immagini di una pellicola? Questo errore è stato corretto, alfine, grazie a Serendipity e da Bryter Layter: ecco l’esile voce del compianto Nick Drake in Northern Sky, a trent’anni dalla prima pubblicazione. Dopo Nick, arriva un vecchio canto natalizio di Louis Armstrong (Cool Yule), seguito dalla romantica This Year di Chantal Kreviazuk, artista apprezzata in ambito colonne sonore (è apparsa anche in Armageddon e Dawson’s Creek).
Brian Whitman presenta una discreta versione del classico di Bacharach/David (There’s) Always Something There To Remind Me e prima dell’ultimo brano strumentale, Fast Forward, a firma dello specialista di score per film Alan Silvestri, c’è spazio per gustare 83, scritto dal bravo John Mayer, cantautore debuttante quest’anno con l’interessante Room For Squares, prodotto da John Alagia, precedentemente al lavoro con artisti del calibro di Dava Matthews e Ben Folds Five.
Voto: 8
Perché: pur senza essere un capolavoro assoluto è un CD più che piacevole e ben assortito. Inoltre, se grazie a questo album i ragazzi di oggi scopriranno Nick Drake, gli diamo un punto in più.
Sony 61583 (Celtic Folk, Traditional Country, 2001)
Pippo Piarulli, fonte JAM n. 77, 2001
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