Per molti, l’energia dei suoi show non ha paragoni con nessun altro artista country vivente. Per questo, Tim McGraw (che con Faith Hill forma una delle coppie più ambite del music biz americano e che con soli 7 dischi all’attivo ha già superato il traguardo dei 25 milioni di copie vendute) ha deciso di portarsi in studio i Dancehall Doctors, e cioè la band con cui abitualmente si esibisce in concerto. E, se anche non è riuscito a trasferire su CD lo stesso spumeggiante entusiasmo dei suoi live show, con questo album Tim dà comunque un saggio delle sue abilità di performer.
Ascoltate Home (un brano alla New Grass Revival o, come forse oggi sarebbe meglio dire, alla Garth Brooks) per rendervi conto delle qualità del ragazzo e del valore del disco. Che, seppur ogni tanto scivola in brani troppo pop (almeno per i gusti del sottoscritto) sa poi sempre riprendersi degnamente con pezzi interessanti (come la semi-acustica, sincopatissima Sing Me Home o la trascinante, Who Are They, nella vena artistica di John Mellencamp).
Le 15 tracce passano in rassegna tutte le possibili varianti del new country: da quello più pop (Watch The Wind Blow By) a quello più classicamente melodico (All We Ever Find); dal vecchio honky tonk (Real Good Man) alla ballad di stampo rock (Tickin’ Away). E se il singolo She’s My Kind Of Rain (usato per la promozione radio) suona un tantino melenso, ottima è invece la rootsy Red Ragtop. L’album si chiude con una bella cover di Tiny Dancer, un classico di Elton John.
Curb Wea 78746 (New Country, 2002)
Ezio Guaitamacchi, fonte JAM n. 91, 2003