A breve distanza dal CD live, sempre per la Blues Bureau International, ecco il nuovo disco in studio del grande Fatsy Leslie West, Dodgin’ The Dirt. Apertura alla grande con un rockblues alla Mountain, Wiskey Train, un brano di Robin Trower, da uno dei primi album dei Procol Harum. Riff potente con bell’assolo di Leslie, un drumming solido introduce Daddy Are You Angry altro rockblues con la solista di West su un gran lavoro ritmico di Steve Hunter. New York State Of Mind di Billy Joel in una versione molto efficace con un preciso Leslie.
Sambuca, strumentale scritto da West sempre con grande riff chitarristico e Juke Joint Jumpin, classico boogie rock scaldano l’atmosfera già torrida del disco. In Easy Street e One Last Lick, si pone in evidenza il preciso lavoro del bassista Randy Coven, mentre in Cross Cut Saw, un blues, troviamo ospiti Kevin Russell alla ritmica, un pilastro del rock blues quale Aynsley Dunbar alla batteria e Brad Russell al basso.
Con Wasted Years, Leslie West si cimenta con una cover del grande Van Morrison con risultati niente male: slide in sottofondo e solista in primo piano ad eseguire il tema. My Friend Sam, un rock-blues dal riff secco e tagliente fa da base di partenza per le svisate della chitarra solista. E che dire di Thunderbird? Chitarre acustiche e slide da southern ballad impreziosiscono una composizione a tre mani di Leslie, Carey e Hunter. Ascoltate la pulizia delle due chitarre: “grandi maestri delle sei corde!”.
Chiude Dodgin’ The Dirt una incandescente versione registrata live di Red House, di Jimi Hendrix, con Leslie West in grandissima forma accompagnato in questa occasione da una diversa sezione ritmica formata da Paul Beretta alla batteria e Richie Scarlet al basso.
Splendida conclusione di uno dei dischi di rock-blues più belli del 1993. Se amate il rock blues ad alta temperatura questo disco fa per voi.
Blues Bureau BB 2015-2 (Roots Rock, 1993)
Paolo Burato, fonte Out Of Time n. 2, 1994
Ascolta l’album ora