Osborne Brothers – Hillbilly Fever cover album

Da che parte cominciare? Tracciando un profilo del duo? Indicando le tappe fondamentali della loro carriera discografica? Oppure ricordando quanto importante è stata, ed è ancora, la loro figura nello sviluppo della musica bluegrass in oltre quaranta anni di carriera? Ognuno di questi argomenti, anche se affrontato in modo sommario, richiede almeno un paio di pagine di Newsletter.
Quindi passo subito a parlare del disco. Con Hillbilly Fever  i fratelli Osborne tornano a lavorare per la losangelena CMH dopo la parentesi Sugar Hill. Il disco è bello sotto molti aspetti:

1) la voce di Bobby, nonostante i seri problemi di salute che da diversi anni gli rendono la vita difficile, è potente e ancora cristallina.
La sua tecnica al mandolino, e soprattutto il suo tocco pulito e preciso, sono ancora oggi un’ottima materia di studio per aspiranti mandolinisti. Un serio punto di riferimento.

2) il banjo di Sonny è come al solito perfetto, tanto nei breaks quanto, e particolarmente, nel back-up.

3) Terry Eldredge alla chitarra, Steve Thomas al fiddle e Terry Smith al contrabbasso sono incredibilmente bravi. Sonny e Bobby non potrebbero chiedere di meglio.

4) Special guest, Josh Graves al dobro: erano anni che non lo sentivo suonare così bene, e finalmente capisco tutti i ringraziamenti di Jerry Douglas e Mike Auldridge nei suoi confronti.

5) la scelta dei brani è centrata. La maggior parte delle canzoni è di matrice country: Hugh Moffat, Merle Haggard, Fred Rose, Boudleaux Bryant, Dallas Frazier ecc. Soltanto un paio di classici, You Are My Flower e Orange Blossom Special.

Un disco di bluegrass tradizionale che ricorda, a partire dalla simpatica copertina, il periodo d’oro di questa musica, gli anni ‘50. L’impressione che si ha ascoltando questo HillbiIly Fever è che suonare bluegrass music non sia poi così difficile.
Attenzione, questa apparente semplicità nel suonare la si acquisisce con tanta, tanta esperienza. Niente trucchi, effetti speciali, né tantomeno moderni strumenti programmabili: ‘soltanto’ una intera vita passata sul palco e tanto rispetto e amore per questa musica. Giù il cappello signori, questi sono gli Osborne Brothers.

CMH CD6269 (Bluegrass Tradizionale, 1991)

Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 10, 1991

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