Another Setting è un disco che si inizia ad amare sin dal primo ascolto, un ‘colpo di fulmine’ che travolge ed affascina all’istante.
Il giudizio non è affatto esagerato, ma significativo della validità del nuovo CD della House Band.
Impostosi in questi ultimi anni al grande pubblico del folk (anche d’Oltreoceano), questo gruppo inglese è ormai lanciato verso la meritata consacrazione alla notorietà.
La critica specializzata è sempre stata concorde nel definire la House Band una delle migliori realtà musicali di estrazione popolare anglosassone, e i suoi dischi, da World Of Mouth a Groundwork, sono da considerare esemplari per il repertorio interpretato e la perizia tecnica dei singoli strumentisti.
Questa formazione a terzetto sempre guidata da Ged Foley, noto per il suo ‘illustre passato’ con la Battlefield Band, vede ora l’inserimento in organico di Roger Wilson che si destreggia al canto, violino e chitarra.
Proprio il contributo squisitamente strumentale del nuovo arrivato determina un salto di qualità (qualora ve ne fosse ancora bisogno) e la definitiva maturità tecnica del gruppo.
In Another Setting l’orizzonte musicale è ulteriormente ampliato, l’ispirazione trae spunto da melodie balcaniche e danze bretoni, da certo jazz (vedi Abdullah Ibrahim) e dalle stupende canzoni scelte oculatamente tra ‘vecchio’ e ‘nuovo’.
Per i cultori di musica folk Another Setting significa un nuovo pezzo pregiato da affiancare a quei dischi sacri, che non possono mancare in una raccolta discografica che si rispetti.
Green Linnett GLCD 1145 (Celtic Folk, 1994)
Stefano Poli, fonte Out Of Time n. 7, 1994