Atteso secondo album per questa formazione della South Carolina che fa capo al cantautore Tony Tidwell, dopo un notevole esordio con l’album omonimo datato ’96. Il sound della band, una felice combinazione di rock & roll, bluegrass e appalachian-folk, è decisamente maturato e si è irrobustito.
Out Of The Way li vede evolversi verso sonorità più elettriche descritte dal band-leader stesso come ‘raw, rural barroom rock & roll’. Ed in effetti il guitar sound di questo quartetto, che comprende anche Chris Ellenbour, batteria, Mikey Dwyer, basso, e Glenn Cannon, chitarre, è un riuscito mixage di rock elettrico fatto di brani veloci e tirati e eleganti mid-tempo. Lasciano trasparire la notevole vena cantautorale di Tidwell, storyteller rock pieno di fantasia e immaginazione, abile nell’unire alle sue passionali e melodiche ballads un rock & roll guitar drive che ha le radici nei 70s.
Ci troviamo di fronte ad un epigono di Springsteen che deve aver ascoltato gruppi come i Replacements e, in passato, gli Stones. Le soluzioni strumentali sono in genere ‘rootsy’: lap steel, pedal steel, tastiere e pennywhistle. Il feeling è autentico, gradevolmente vissuto. La bella e calda voce del protagonista sembra fatta apposta per esaltare un certo tipo di melodie che vivono sull’impatto di un guitar-sound immediato e diretto.
Rispetto al CD d’esordio, Tony Tidwell & Co. catturano subito con una formula espressiva forse meno variegata, fatta di powerfull ballads e vigoroso rock, ma che la dice lunga sulle qualità della musica della provincia americana.
Brani come To Be True, Big Shot, Search Light Rag, Tremble In Retreat, e l’inarrivabile Stride For Stride, memorabile duetto con Jennifer Goree in chiave country e soul, hanno il fascino, rurale e rootsy, del grande rock senza tempo.
Ghostmeat GM 020 (Roots Rock, 1998)
Luigi Busato, fonte Out Of Time n. 30, 1999
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