Notting Hill: sobborgo di Londra famoso per il mercato di Portobello Road e per il carnevale.
Hillbilly:
1) termine dispregiativo usato per indicare una persona poco sofisticata, in genere proveniente dalle montagne del sud-est degli Stati Uniti.
2) modo alternativo di qualificare certa musica country.
Dall’unione di questi due vocaboli e di quattro celebrati musicisti inglesi, nasce il progetto Notting Hillbillies che, dal nome, dal look dei protagonisti e dal generoso utilizzo di dobro in copertina, fa già intuire la tendenza di Missing… Presumed Having A Good Time.
Mark Knopfler, Guy Fletcher, Steve Phillips e Brendan Croker si sono riuniti per rendere un bellisimo omaggio alla tradizione musicale statunitense con un interessante assemblaggio di 11 brani (5 traditionals riarrangiati e 6 brani d’autore) impostati in modo suggestivamente elettro-acustico che prendono spunto dalle diverse forme musicali americane.
Pur conservando una globale compattezza e un’immagine abbastanza definita, Missing… Presumed Having A Good Time presenta numerosi spunti e una notevole varietà. Ad esempio, nella prima facciata troviamo affiancati un bellissimo arrangiamento di gospel-blues come Railroad Worksong che apre l’album con una melodia accattivante e di grande fascino, il trascinante western-swing di Run Me Down con uno schioccante assolo di slide-guitar e un blues quasi messicaneggiante, One Way Gal.
Molto ben riuscito anche il brano di chiusura, Blues Stay Away From Me dei Delmore Bros., con armonie vocali anni ’40, riarrangiato con gusto e sapienza dai 4 hillibillies.
La chitarra di Knopfler, precisa, pulita, con classe e stile inimitabili, si erge quasi sempre su tutti, quasi a ribadire la leadership di un talento naturale, un fuoriclasse che sa esprimersi ad altissimi livelli nei territori più disparati.
Knopfler, e questo avevamo già avuto modo di verificarlo in altre session, si trova particolarmente a suo agio nei territori country & blues dai quali ha preso molto prima di sviluppare la sua originale musicalità. Il suo tocco morbido e deliziosamente raffinato tinge ogni brano di un colore particolare conferendo sempre un delizioso, riconoscibile sapore sia all’assolo che al semplice back-up: Please Baby, nella seconda facciata costituisce un valido esempio di ciò.
Sempre sul lato B, molto bella anche Weapon Of Prayer, che inizia con un coro prima solitario poi accompagnato da una strumentazione acustica tesa a valorizzare questa semplice ballata antimilitarista intensamente emotiva.
Una menzione anche per Brendan Croker che firma la carinissima That’s Where I Belong, penultimo brano dell’album, uno strano frullato di country, Messico e di tradizione britannica e per Paul Franklin, ottimo suonatore di pedal steel.
Mi sorge spontanea dall’ascolto di questo album una sensazione di grande rispetto per musicisti, alcuni dei quali decisamente ai vertici della notorietà, che trovano ancora entusiasmo e gioia ad imbarcarsi in situazioni particolari, musicalmente alternative, sicuramente non commerciali.
In questa ottica, Missing… Presumed Having A Good Time dei Notting Hillbillies oltre ad essere musicalmente una piccola chicca per intenditori, assume un significato che va al di là del valore artistico delle singole tracce per rimanere un esempio di come sia ancora possibile, con un po’ di coraggio ed inventiva, dare vita ad operazioni interessanti e meritevoli capaci di lasciare un segno importante nella musica dei nostri anni.
Caldamente consigliato a tutti i lettori.
Railroad Worksong / Bewildered / Your Own Sweet Way / Run Me Down / One Way Gal / Blues Stay Away From Me / Will You Miss Me / Please Baby / Weapon Of Prayer / That’s Where I Belong / Feel Like Going Home
Vertigo – Phonogram 842671-1 (Alternative Country, Roots Rock, 1990)
Ezio Guaitamacchi, fonte Hi, Folks! N. 41, 1990
Ascolta ora l’album