Non è casuale che due personaggi come questi, ad un certo punto delle loro carriere, si siano incontrati in questo Cookin’ Cajun. Raven e Sonnier hanno molte cose in comune: in tempi diversi (il primo nei ’70 e ’80, il secondo nei ’90) hanno avuto a che fare con Nashville; ambedue hanno toccato con mano il successo grazie a contratti con majors, persi a causa di un calo delle vendite; anche se in modo diverso, il country li ha influenzati e sono quindi riusciti a far ascoltare ad un pubblico più ampio, seppur non in maniera fedelmente tradizionale, il suono della Louisiana più rurale; infine, si dividono Tiger Bell, ottimo fiddler con Eddy, e altrettanto buono alla elettrica con Jo-El.
Di quest’ultimo avrete letto qualcosa, sia del suo passato remoto con la Rounder, che di quello più recente, quando è arrivato nelle posizioni calde delle country charts. Magari ricorderete anche del suo tradizionale Cajun Roots di un paio di anni fa, gradito ritorno alle radici più pure e alla sua vecchia indie.
Eddy Raven, nonostante il grande successo come autore e cantante, non mi pare che la nostra stampa lo abbia mai preso in considerazione, perciò non stupitevi di non trovarne menzione nemmeno nelle enciclopedie più complete edite nel nostro paese. Beh, in verità dovremmo meravigliarcene: Eddy è stato un cantante che ha venduto milioni di copie in USA ed in tutto il mondo, creando un suono ed uno stile ben bilanciati tra country, r’n’r e Louisiana. Il successo gli ha sorriso anche come autore, infatti le sue composizioni, interpretate da nomi famosi almeno quanto Roy Acuff (!) sono state apprezzate da un vasto pubblico.
Cookin’ Cajun, eccetto un paio di brani forse un po’ banali, è godibile, fresco, ritmato, ben suonato, ben cantato, e pure ballabile. E tutto questo fa perdonare l’alto numero di standard presenti.
K-Tel 6240 (Country Pop, Urban Country, Cajun, 1996)
Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 34, 1996
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