Jim Hurst & Roberto Dalla Vecchia – Atlantic Crossing cover album

Nuova prova discografica per l’amico Roberto ma questa volta in grande compagnia con l’icona Jim Hurst. Amicizia, la loro, nata concerto dopo concerto sia in Italia, al VicenzAcustica, sia in terra USA. Il risultato è un album con un piede di qua ed uno di là, ben riassunto nel titolo del brano che apre l’opera. Atlantic Crossing, la title truck a firma Hurst, introduce al meglio l’intreccio di chitarre che ci attende, melodie accattivanti e ricchi arrangiamenti. Monte Pasubio è un brano stra-conosciuto nel vicentino, quasi un tradizionale, bella l’idea di riproporlo in questo intreccio dei due mondi, ed apprezzabile un Jim Hurst ai cori in veneto italianizzato.

Coraggio alla terza traccia per Golden Slippers, tradizionale conosciutissimo e strasuonato in molteplici versioni, che assume qui una nuova linfa a premiare l’azzardo dei due temerari. Alone And Forsaken di Hank Williams con la voce calda di Hurst a rendere ancor più intenso il brano. Battalion 7 Comuni tradizionale della zona di Asiago, Vicenza, in memoria delle vittime della prima guerra mondiale che in altipiano ha lasciato molte tracce e ricordi. Bella l’interpretazione di Roberto alla voce.
Il brano a seguire è una composizione di Dalla Vecchia, Moonlight Passage, scritta dopo aver visto il film Belle & Sebastian di cui ricorda la dolcezza. Bello l’aneddoto relativo al titolo suggerito all’autore da una signora durante uno dei suoi concerti in giro per l’Europa.

Back To The Old Smoky Mountains che con un pizzico di nostalgia ricorda le sonorità degli amati Doc & Merle Watson, perché questa è l’atmosfera che si ascolta. Dancing Lightly, sempre di Roberto, a richiamare immagini di fiori e distese verdi. Poor Hobo/There’s An OLd Spinning Wheel medley tradizionale a cui Jim è molto legato avendolo appreso dal padre, piacevole influenza Carter style. A chiudere il lavoro un regalo di Jim Hurts alla sua permanenza ed agli amici conosciuti nei suoi soggiorni vicentini, Walking To Vicenza con qualche pizzico latino un po’ tanghero, da riascoltare subito.
Un elogio alla copertina del CD ed alla qualità della registrazione e missaggi. Album vivamente consigliato a tutti ed in particolar modo a chi apprezza la poesia che il suono della chitarra sa regalare. Bel colpo ragazzi!

Autoprodotto (New Acoustic Music, 2014)

Stefano Santangelo, fonte TLJ, 2015

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