Quella di Dave Eggar, violoncellista di estrazione classica innamoratosi della tradizione appalachiana e dei suoni acustici tra old time music, folk, bluegrass, country e blues, non è certo un’operazione semplice e priva di rischi.
Nato dall’incontro tra Dave e Ralph Stanley, figura seminale dell’eredità musicale in bilico tra bluegrass ed old time, From The Mountaintop ripropone una serie incredibile di classici ascoltati innumerevoli volte con il pericolo di presentarsi come un’operazione di mera archeologia o di scontato ‘deja vu’. La scelta poi di rimanere assolutamente fedele agli arrangiamenti con un rigore assoluto nella proposta poteva ulteriormente risultare la copia carbone dei tanti musicisti che hanno preceduto questo combo in cui spiccano la cristallina voce e il fiddle di Noah Wall, il banjo preciso e solido di Tyler Hughes, le percussioni (si, eccezione alla ‘severità’ della proposta) di Chuck Palmer comunque relegato in seconda fila e il mandolino di Tommy Norris.
A mio parere From The Mountaintop riesce alla fine a risultare credibile e positivo, quasi sempre fresco e genuino, di buon impatto. Ad alternarsi alle parti vocali soliste ci sono Tyler Hughes, Noah Wall e Jake Baine che scongiurano possibili rischi di noia e appiattimento, gli arrangiamenti pur non rischiando nulla sono piacevoli e misurati, mentre la scelta del materiale (che a mio parere poteva includere qualche ‘numero’ meno noto o scontato) va sul sicuro mostrando il lato più noto della tradizione.
I tradizionali Susanna Gal, Cumberland Gap, Make Me Down A Pallett On Your Floor, Wayfaring Stranger e John Henry sono qui interpretati con giusto spirito e passione, così come la ripresa del grande A.P. Carter con ben quattro brani, Wildwood Flower, Coal Miner’s Blues, Will The Circle Be Unbroken e The Cannon Ball, di Clarence Ashley (Tough Luck) e di Ola Belle Reed (High On A Mountain) risultano vincenti nella loro veste originaria.
Disco che comunque si guadagna una buona sufficienza e che consiglio soprattutto ai neofiti.
Chseky JD375 (Old Time Music, 2015)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2016
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