Boys From Indiana - Touching Home cover album

Questi boys avevano fatto, anni fa, un discreta figura con un album intitolato  Atlanta Is Burning, che ero riuscito ad ascoltare a più riprese con accettabile (mio) apprezzamento. Poi confesso di averli persi di vista, pur leggendo delle loro imprese su Bluegrass Unlimited (tour a non finire, apparizioni alla Casa Bianca etc etc).
Un paio di settimane fa mi arriva questo Touching Home e, al primo ascolto, mi trovo costretto a schiacciare lo ‘stop’ al 5° o 6° pezzo. Al secondo sono riuscito a finire il CD, ma senza memoria recente di quanto ascoltato. Non c’è stato un terzo ascolto.
Devo motivare? Va bene: il suono non è buono nonostante il digitale; gli arrangiamenti sono qualsiasi per pezzi qualsiasi; gli ospiti illustri come Vernon Derrick e Buddy Spicher, qui anche co-producer, sono sepolti nell’anonimato di una produzione banale, ‘And On Top Of It’ il ritmo del gruppo, con batterista aggiunto. È slegato e gelatinoso e senza senso alcuno. Ah, le voci: non sono né belle, né particolari, e anche il basso di Harley Gabbare non riesce ad uscire dai cori e donare ad essi un po’ di vita.
Esagero? Ma voi non avete idea, ragazzi! Ed è in fondo meglio così: peccato per la Rebel, ma credo che il CD  venderà comunque, quindi non spreco lacrime inutilmente. A capo.

Wildwood Valley/ Call This Country Boy Home/ So My Tears Won’t Show/ What Happened To The Cowboy/ You Don’t Have To Love Me/ Singin’ A Blue Song/ Jellico Mountain/ Big Silver Moon Over Dallas/ Party On The Bajou/ Forgiveness Just Ain’t In Her Plan/ Will Heaven Be Like Kentucky/ Cajun Fiddle.

Rebel  CD-1695 (Bluegrass Tradizionale, 1992)

Silvio Ferretti, fonte Country Store n. 15, 1992

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