Ashes Of Old Love segna il ritorno, a cinque anni di distanza dal precedente Hurt City di Stacy Dean Campbell cantante ed autore nato a Carlsbad, New Mexico e cresciuto musicalmente nel vicino Texas ed in Oklahoma.
Un disco sorprendente sotto molti punti di vista, che ci mostra aspetti della musicalitá di Stacy Dean Campbell che non apparivano nella sua precedente produzione: due dischi molto piú elettrici, con venature talvolta rock’n’roll e rockabilly, che riflettevano certe influenze del giovane Stacy Dean.
Quest’ultimo sforzo invece ce lo riconsegna con una freschezza ed una purezza veramente intense. Un album meditato e composto in un arco di tempo ampio, scritto quasi interamente dal Nostro, talvolta in collaborazione con musicisti i cui nomi ci fanno capire in quale direzione si è evoluto il discorso musicale: Dean Miller, suo grande amico e conterraneo, Chris Knight e Kevin Welch.
In piú troviamo un paio di covers di Jamie O’Hara e una del texano David Halley. In tutto sono undici canzoni che impreziosiscono un lavoro che appassionerá sicuramente i cultori del cantautorato USA, ma che riserverá emozioni anche a coloro i cui confini musicali non sono cosí precisi, diciamo chi ama country, folk e americana.
In questi casi è molto difficile occuparci in dettaglio delle canzoni, tutte significative e degne di nota, tutte strutturate ed arrangiate in maniera prevalentemente acustica.
Si potrebbe citare l’iniziale Makin’ Good Time, scritta assieme a Dean Miller, che ci introduce subito in quelle che saranno le atmosfere dominanti del disco, con un soffice intersecarsi di chitarre acustiche nelle mani di SDC, del fratello Spencer e di George Cocchini, mentre leggere percussioni ‘trainano’ il brano. Some People (just can’t walk the line) di Jamie O’Hara, Train Not Running scritta con Chris Knight (esordio notevole il suo!), Five Texas Dollars, Rain Just Falls di David Halley sono tra le cose piú riuscite, mentre Bidding America Goodbye (the auction), ripresa anni fa da Tanya Tucker, è una tagliente accusa nei confronti delle banche che ‘strangolano’ i farmers.
I musicisti coinvolti sono tutti particolarmente ispirati, a partire da Spencer Campbell che suona basso, batteria, tastiere e chitarre; poi ci sono Fats Kaplin, fiddle e accordion, il grande Mickey Raphael all’armonica e George Cocchini a chitarra acustica e dobro.
Alle armonie vocali danno il loro apporto tre importanti personaggi: Lee Ann Womack, il giá citato Jamie O’Hara (chi si ricorda degli O’Kanes?) e Buddy Miller.
In definitiva un album destinato a non arrivare nelle classifiche di vendita ma che si ritaglierá un piccolo spazio nel cuore di coloro che daranno fiducia ad un musicista profondo e sincero come Stacy Dean Campbell.
Paladin 924724-2 (Singer Songwriter, 1999)
Remo Ricaldone, fonte Country Store n. 53, 2000