Non è leale: un povero cristo non fa a tempo a scrivere una recensione così così di un gruppo, e quelli ti cambiano formazione e fanno uscire un disco da lasciarlo secco (il povero cristo, intendo).
Della LRB originale ormai è rimasto solo il chitarrista, Tim Austin (e che chitarrista!); a lui si sono aggiunti il mandolinista Dan Tyminski (già da tempo) e di recente il bassista Ronnie Bowman (ex-Lost And Found) e il formidabile banjoista Sammy Shelor (ex-Virginia Squires).
Anche al critico più acceso basterebbe ascoltare semplicemente il pezzo di apertura di questo cd, lo strasuonato e straarrangiato Sittin’ On Top Of The World, per rendersi conto che i ragazzi sanno suonare come pochi altri in giro, sanno cantare altrettanto bene, e hanno idee personali da vendere in fatto di arrangiamento e di suono di gruppo.
Credete: su 13 pezzi ce ne sono forse un paio che non dicono gran che, ma il resto del cd è di classe elevata, e anche un noioso come me resta di stucco ad ogni ascolto.
Naturalmente (essendo io un menoso di cat. A), qualche difetto lo riesco a trovare ugualmente, ma solo sulla copertina: non sono indicate le parti vocali, i violinisti ospiti sono elencati ma non si dice dove suonano (anche se Hicks lo riconosci sempre), si sente un dobro ma non è indicato il dobroista (direi Steve Wilson, ma in alcuni momenti potrebbe anche essere ‘Flux’). Tutto qui quanto a difetti…Cosa aspettate ad ordinarlo?
Rebel 1690 (Bluegrass Moderno, 1991)
Silvio Ferretti, fonte Country Store n. 13, 1992
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