A.A.V.V. - A Picture Of Hank. The New Bluegrass Way cover album

II nome di Hank Williams è uno dei pochissimi nel panorama country che possiamo trovare quasi ovunque, addirittura su riviste di taglio ‘normale’ e non da malati (come questa). Per usare un’espressione genovese, “Mi mangio un bagone” (= scarafaggio) se chi cita Hank in un articolo, ne conosce diciamo tre canzoni (esagero, una già basterebbe), ma insomma Hank Williams è ‘conosciuto’ quasi universalmente.
Questo già mi basterebbe per raccomandarvi il CD A Picture Of Hank, che in effetti esce per un’etichetta (Mercury) di solito non disattenta alle vendite, ed è il frutto del lavoro della crema musicoacustica di Nashville. Nomi? Bene, i titolari (alla voce) dei diversi pezzi sono Claire Lynch, Ernie Thacker, Terry Eldredge, Harley Allen, Gene Wooten, Kathy Chiavola, Andrea Zonn, Don Rigsby, Ernie Sykes, Ronnie McCoury e (ebbene sì) Ed Dye, ma a questi nomi dobbiamo aggiungere quelli dei sessionmen, cioè gli stessi Allen ed Eldredge più Jeff White alle chitarre, Jimmy Campbell, Randy Howard e Jeff Wisor al fiddle, Mike Bub, Gene Libbea e Mr. Sykes al contrabbasso, ancora Gene Wooten con Rob Ickes al dobro (ma Gene non lo suona sul proprio pezzo!), ovviamente Ronnie al mandolino, Larry Perkins al banjo, e per dare una botta di vero country anche Kayton Roberts alla steel e Pat Mclnerny alla batteria.

Niente male, vero? Esecuzioni curatissime e sentite, alcune lievemente più anonime ma altre (un’incredibile Cold, Cold Heart di Harley Allen, una struggente I’m So Lonesome… di Kathy Chiavola) da antologia, arrangiamenti e produzione semplicemente giusti, e addirittura divertimento con Ed Dye sulla scontatissima Jambalaya.
Perplessità? Una sola: il termine ‘bluegrass’ è abituato ad essere usato a vanvera, o almeno dilatato nelle diverse indicazioni, ma qui, giuro, di bluegrass ce n’è pochino. Il banjo compare in un paio di occasioni, e il suono medio del CD è quello che avrebbe potuto avere la band di Hank [quiz: come si chiamava?] se fosse stata registrata ai giorni nostri invece che 45-50 anni fa, quindi perché ‘The New Bluegrass Way’? Chiamiamola ‘Nashville way’, ma non bluegrass, se non per promuovere questo nome…
Ma il CD è bello, tranquilli, e vi può aiutare a conoscere Hank. Poi, però, comprate l’originale!

Mercury CD 314-528 333-2 (Bluegrass Tradizionale, 1995)

Silvio Ferretti, fonte Country Store n. 40, 1997

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