Il genere rock’n’roll e rockabilly, non è mai caduto in disuso, anche se le morti dei mostri sacri, leggi Eddie Cochran, Elvis the Pelvis, il vero re di questo genere o Buddy Holly, hanno lacerato a più riprese i cuori dei fans affranti. Se miti ancora viventi come Jerry Lee Lewis e Carl Perkins continuano, onestamente, a fare questo genere di musica, per la gioia dello zoccolo duro dei brillantinati di mezzo mondo, gente come gli Stray Cats, i Blasters o Ray Campi hanno contribuito a non spegnere mai il fuoco attorno a questo sound, vendendo milioni di dischi in epoche recenti, tra i fine ‘70 e l’inizio degli anni ’80. Inoltre etichette come la Rollin’ Rock, hanno da sempre curato il discorso storico del rock’n’roll, affiancandogli pregevoli raccolte discografiche, a prodotti di artisti provenienti dalle ultime generazioni.
Fresco di stampa, e curato personalmente dal mitico e factotum della Rollin’ Rock, Ronny Weiser, questo Got The Sock Vol.1, in ghiotta sequenza di ben venti brani, ci propone incisioni storiche, accanto ad altre più vicine ai nostri tempi, rendendo un prezioso omaggio specie a quei fans, e sono molti, che si sono avvicinati al rockabilly solo ora, per la loro giovane età.
Non potendo, ovviamente, in questa sede, citare tutti gli autori ed i brani di questa eclatante compilation, vi segnalerò gli episodi più succulenti. Spicca un Gene Vincent che esegue The Rose Of Love, Tony Conn con Tuff Knocks & Hard Rocks, Mac Curtis con That Ain’t Nothin’ But Right, Johnny Carroll con People In Texas Love To Dance e Ray Campi con Rockabilly Music. Il resto scopritelo voi….
Rollin’ Rock HMG 4002 (Rockabilly, 1997)
Fabio Nosotti, Out Of Time n. 25, 1998