A.A.V.V. - Just Because l'm A Woman - Songs Of Dolly Parton cover album

Per tutti è l’icona più riconoscibile della country music al femminile. “Una presenza fortissima”, racconta di lei l’amica Emmylou Harris nella bella prefazione di questo incantevole tribute album. “Quando arriva Dolly, nessuno può fare a meno di notarla.” E non solo per il suo look eccessivo, per il suo celebre senso dell’autoironia o, artisticamente, per la sua straordinaria, inimitabile voce. “Dolly Parton”, continua Emmylou, “è anche una poetessa. Le canzoni che ha scritto sono il frutto più evidente della dolcezza e della generosità del suo animo: arrivano diritte al cuore della gente.”
Graditissimo giunge dunque questo tributo (tutto al femminile) all’arte compositiva di Dolly. Il progetto è bellissimo non solo sulla carta: quasi tutte le dodici canzoni presenti (più una bonus track in cui la stessa Dolly canta Just Because l’m A Woman) sono interpretate con gusto ed eleganza dalle ‘country girls’ presenti. Tra queste, spiccano l’ottima Shelby Lynne (in una stupenda versione acustica di The Seeker), la brava Norah Jones (bella la sua cover di The Grass Is Blue) e la deliziosa Kasey Chambers (Little Sparrow).

Menzione a parte meritano la performance di Joan Osborne (Do I Ever Cross Your Mind), una Coat Of Many Colors davvero deliziosa (con Shania Twain a duettare con Alison Krauss) e la celebre Jolene rivista con gusto alternative country da Mindy Smith, songwriter emergente da molti pronosticata come nuova star del 2004.
E se qualche perplessità suscitano la versione soul di Two Doors Down (Me’shell N’degéocéllo) o quella sin troppo classica di I Will Always Love You (Melissa Etheridge), fuori concorso (per manifesta superiorità) risultano Emmylou Harris e Sinéad O’Connor. La prima (To Daddy) è di una classe superiore mentre la seconda fornisce l’interpretazione più originale e struggente dell’intero lavoro. E che da sola ne giustifica l’acquisto.

Sugar Hill 3980 (Traditionale Country, Alternative Country, Bluegrass Moderno, Country Pop, 2003)

Ezio Guaitamacchi, fonte JAM n. 97, 2003

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