Eccellente antologia curata da Rich Kienzle che raggruppa 17 brani esemplificanti al meglio i diversi stili della chitarra (e steel guitar) country.
Partendo dagli anni trenta e arrivando sino ai giorni nostri vi è compendiata un po’ la storia della ‘country guitar’: da Bob Dunn, lo steel guitarist dei Musical Brownies di Milton Brown, che per primo nel 1935 fece uso di una ‘steel guitar’ (una Martin riadattata) elettrificata, fino a Jimmy Bryant e Speedy West il duo (chitarra e steel) che negli anni cinquanta impressionò per la straordinaria tecnica, virtuosismo e originalità.
Speedy West, stilista inimitabile, è colui che ha aperto lo strada e ispirato i pIù grandi steel guitarist di oggi quali Lloyd Green, Buddy Emmons ecc. Jimmy Bryant, per troppi anni ingiustamente dimenticato (morto neI 1980 a 55 anni), è stato sicuramente il chitarrista country-jazz più grande che si ricordi.
Oltre a personaggi come Chet Atkins, Merle Travis e Doc Watson che non hanno bisogno di tante presentazioni, sono raccolti in questa antologia anche artisti meno conosciuti (ai più) come Bud Isaacs che rese popolare nel 1953 la nascente pedal steel guitar, Larry Collins il ragazzino prodigio che negli anni 50 assieme alla sorella Lorie formava il duo dei ‘Collins Kids’ qui affiancato da Joe Maphis, suo maestro a tutti gli effetti, impegnati in una ‘gara’ di rapidità e bravura, Hank Garland uno dei primi session-man di Nashville noto anche come eccellente chitarrista jazz e autore del classico Sugarfoot Rag, Arthur Smith che deve la fama alla sua composizione Guitar Boogie deI 1944, Grady Martin altro superbo session-man destinato troppo spesso ad operare nell’anonimato (come altri eccellenti chitarristi che hanno creato il sound di Nashville quali Ray Edenton, Kelso Herston, Harold Bradley, ecc.) dotato di una versatilità che gli permetteva di suonare qualsiasi cosa nei più differenti stili.
Ancora troviamo Leon McAuliffe steelguitarist di Bob Wills (allievo di Bob Dunn e autore del celeberrimo Steel Guitar Rag) impegnato con Eldon Shamblin (anch’egli componente dei Texas Playboys) in Twin Guitar Special uno dei primi duetti chitarra-steel, Buddy Charleton e Leon Rhodes (steel e chitarra nei Troubadours di Ernest Tubb) alle prese con Honey Finger strumentale e country-jazz che continua il discorso di J. Bryant e S. West, Joaquin Murphey sconosciuto forse anche a molti appassionati di steel guitar ma esponente di primo piano di questo strumento nella West Coast anni 40 (assieme o Noel Boggs) scoperto, ancora teen-ager, da Spade Cooley il band-leader ‘rivale’ di Bob WiIls.
Influenzato anche dal jazz di Benny Goodman e Django Reihardt, Murphey si distinse lavorando per Cooley in alcuni eccezionali assolo contenuti in brani come Three Way Boogie o come in questo, per altro sconosciuto, Oklahoma Stomp. Joaquin Murphey ha suonato con altri importanti artisti come Merle Travis, T. Texas Tyler, Tex Williams ecc. ed ha avuto grande influenza su molti musicisti a venire.
Completano il CD Carl Perkins con Tennessee (tipico il suo assolo di chitarra), Roy Lanham ex Sons of The Pioneers con il brano bebop Lost Weekend e, più vicini a noi, Clarence White l’indimenticato chitarrista dei Kentucky Colonels che nel 1968 unitosi ai Byrds registrò questa Nashville West interessante per l’uso della chitarra elettrica da lui modificata per ottenere un suono simile a quello della steel, e infine Reggie Young, altro appartenente alla schiera di quegli ‘unsung heroes’ che con il loro lavoro di sideman fanno grandi le produzioni di tanti noti artisti, impegnato in un brano dal titolo I Think l’ll Just Stay Here And Drink contenuto nell’album di Merle Hoggard Back To The Barrooms del 1980.
E’ previsto il secondo volume di questa antologia, speriamo altrettanto interessante.
Rhino CD-70718 (Traditional Country, Country Swing, 1991)
Mario Manciotti, fonte Country Store n. 10, 1991